La Tamoil inquina ancora Serve guardia alta
Egregio direttore, ho partecipato da socio della Bissolati, ma ancor più da cittadino, alla conferenza indetta per sensibilizzare sulla situazione e quindi denunciare, dati incontrovertibili alla mano, che l’inquinamento delle aree prossime alla Tamoil non è per nulla arginato, né tanto meno risolto, bensì si sta addirittura aggravando (sono stati rilevati inquinanti negli anni più recenti che non risultavano in precedenza).
Il problema non è finito, come anche il risarcimento ottenuto dal Comune può insinuare nei più, ma rimane apertissimo.
L’inquinamento della falda sottostante e lo sversamento nel vicino fiume Po determina una dimensione del rischio non circoscritto alle aree immediatamente prossime alla fonte dell’inquinamento, ma riguarda tuttala comunità cremonese e anche quelle limitrofe che si affacciano a valle del fiume.
Mi è parso di capire altrettanto chiaramente che gli enti, a cominciare proprio dal Comune da cui dipende la Conferenza dei Servizi, così come l’Arpa per il posizionamento dei punti di conformità, finora non abbiano preso in adeguata considerazione le ragioni e le documentazioni che la Bissolati ha raccolto e che, con i suoi avvocati e tecnici, ha cercato di dimostrare.
Non entro nei dettagli di quanto è stato esposto, ma, seppur da profano, ho ben colto la gravità della situazione tuttora in essere e i numeri che la spiegano.
Pertanto, il mio auspicio e la sollecitazione più che accorati sono che si mettano da parte le solite polemiche di parte; che non si sbandieri il risarcimento, a qualsiasi titolo ottenuto, come una vittoriosa fine della vicenda, bensì che si mettano in atto tutte le azioni volte a chiarire, comprendere e approfondire veramente la reale situazione.
A cominciare dal dare spazio e ascolto alle argomentazioni dettagliate che la Bissolati desidera portare alla prossima seduta della Conferenza dei Servizi, di giovedì 21.
Sarebbe un modo concreto e tangibile da parte dei vari amministratori pubblici di dimostrare sensibilità e vero interesse alla tutela dell’ambient e e della salute di noi cittadini, di tutti indistintamente, in particolare dei nostri figli e dei nostri nipoti.
Danio Riboldi Cremona