Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 14.18

CREMONA TRANSAZIONE TAMOIL: ANCORA SCONTRO FRA OPPOSIZIONE E MAGGIORANZA

IL centro destra sostiene che la transazione economica è insufficiente, mentre il centro sinistra rimprovera che nel 2012, il sindaco Perri non si costituì parte civile

| Scritto da Redazione
CREMONA TRANSAZIONE TAMOIL: ANCORA SCONTRO FRA OPPOSIZIONE E MAGGIORANZA CREMONA TRANSAZIONE TAMOIL: ANCORA SCONTRO FRA OPPOSIZIONE E MAGGIORANZA CREMONA TRANSAZIONE TAMOIL: ANCORA SCONTRO FRA OPPOSIZIONE E MAGGIORANZA

CREMONA TRANSAZIONE TAMOIL: ANCORA SCONTRO FRA OPPOSIZIONE E MAGGIORANZA

 IL centro destra sostiene che la transazione economica è insufficiente, mentre il centro sinistra rimprovera che nel 2012, il sindaco Perri non si costituì parte civile

TRANSAZIONE TAMOIL: I CONTI NON TORNANO. INUTILE TRIONFALISMO PER COPRIRE UN FLOP | Lega, FI, FdI e Viva Cremona

In merito alla transazione relativa alla vicenda Tamoil, che il Comune di Cremona ha sottoscritto accettando 1.400.000 € dopo il milione già incassato, ci chiediamo se la chiusura dell’azione legale da parte dell’Amministrazione sia da ritenersi soddisfacente, a fronte dell’iniziale richiesta di € 40.000.000.

Al contrario, i toni trionfalistici con i quali il Sindaco e la maggioranza hanno commentato questo epilogo e la fretta di chiudere la partita in tempi stretti, nascondono la sproporzione tra gli obbiettivi attesi, stimati dall’amministrazione in € 40.000.0000 all’inizio della causa, e il magro risultato effettivamente ottenuto, che non raggiungere neppure il 10% della richiesta originale.

Delle due, l’una: o il risarcimento richiesto in sede processuale è stato  quantificato al rialzo e in modo approssimativo rispetto al reale valore del danno subito dal Comune di Cremona, oppure è legittimo chiedersi quali siano le motivazioni di un accordo che ha visto di molto ridimensionata la richiesta iniziale. E’ giusto quindi che l’Amministrazione faccia chiarezza e garantisca la necessaria trasparenza non già solo sull’utilizzo di queste risorse: su quali basi tecnico-economiche l’Amministrazione Comunale ha richiesto inizialmente a Tamoil una somma di € 40.000.000? Su quali  elementi concreti e misurabili e’ stato ritenuto adeguato l’importo accettato? A cosa è dovuta la fretta con la quale un’Amministrazione in scadenza di mandato ha voluto, senza alcun confronto con la minoranza, definire “autonomamente” una vicenda che ha forti implicazioni sul presente e sul futuro della città? Quale privato o azienda avrebbero intentata una causa civile e accettato di buon grado una soluzione così penalizzante rispetto agli obbiettivi iniziali? 

Non è peraltro possibile  parlare di un successo, constatando come l’inquinamento causato da Tamoil pare non si limiti al periodo 2001-2007 preso in considerazione. In realtà risulterebbe che l’inquinamento non si sia arrestato, ma al contrario è  proseguito negli anni successivi, come sostengono i tecnici ed i vertici della Cannottieri Bissolati.  Pur nella consapevolezza di come le azioni ed i compiti della società Bissolati e del Comune di Cremona siano distinte, attendiamo sviluppi dopo la conferenza stampa da parte della Canottieri Bissolati. A tal proposito, concordiamo con la proposta di aggiornare la posizione dei punti per il monitoraggio del surnatante in occasione della Conferenza dei Servizi programmata per il 21 dicembre.

Simona Sommi – Lega, Carlo Malvezzi – FI, Alessandro Zagni – FdI, Maria Vittoria Ceraso - Viva Cremona

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Causa Tamoil: fu il centro destra nel 2012 a non chiedere risarcimenti per i danni alla città| Sinistra per Cremona, Partito Democratico , FNLC- CR ATTIVA

La minoranza consiliare di Cremona, nel commentare la notizia della definizione da parte dell'Amministrazione del contenzioso contro Tamoil, dimostra di non conoscere vergogna e senso di realtà.

Le forze di minoranza che oggi si domandano retoricamente se il risarcimento accettato dal Comune nella causa contro Tamoil sia adeguato, sono le stesse che nel 2012, quando iniziò il processo, decisero di non costituirsi parte civile, rinunciando a richiedere il  risarcimento del danno nel processo penale contro i dirigenti Tamoil, nonostante le esplicite sollecitazioni della stessa magistratura.

Fu solo grazie all'impegno civico e al coraggio del cittadino Gino Ruggeri, insignito da questa Amministrazione nell'aprile 2019 della medaglia d'oro città di Cremona, che fu possibile al Comune di Cremona costituirsi nel processo penale e ottenere un risarcimento provvisorio di un milione di euro, oggi confermato e aumentato di ulteriori 1,4 milioni, per un totale di 2,4 milioni di risarcimento.

La scelta di definire la vicenda giudiziaria con il risarcimento ottenuto è frutto di una attenta valutazione che parte dalla proposta conciliativa formulata dal Giudice, nonché dalla valutazione di alcuni casi giurisprudenziali precedenti, corroborata dal parere del legale che ha assistito prima il cittadino Gino Ruggeri e oggi il Comune.

È bene ribadire ancora una volta che l'Amministrazione comunale non ha agito in giudizio per la tutela del danno ambientale, sicuramente di entità ben maggiore, trattandosi di una facoltà che per legge (art. 311 del Codice dell'ambiente) spetta unicamente al Ministero dell’Ambiente, che è rimasto tuttavia inerte, seppur debitamente informato della causa pendente.

Il Comune ha potuto agire esclusivamente per il danno all'immagine della città, che era alla base della richiesta economica avanzata per il risarcimento. Tuttavia per la quantificazione del danno d’immagine non esistono criteri oggettivi, se non l'equo apprezzamento del giudice e i precedenti giurisprudenziali.

È evidente che, all'avvio del giudizio, le richieste risarcitorie di tal genere debbano attestarsi sui livelli massimi rinvenibili nei casi precedenti; solo dopo le interlocuzioni con le controparti e il confronto con il prudente apprezzamento del Giudice nella fase conciliativa del giudizio, è possibile giungere a una verosimile ponderazione dei criteri di equità del giudicante e della misura del giusto risarcimento, senza  correre il rischio di ottenere una vittoria mutilata da una condanna alle spese per aver insistito in una richiesta risarcitoria sproporzionata. E questo è ciò che prudentemente ha guidato la decisione dell’Amministrazione, supportata dal parere del legale che ha seguito tutta la vicenda.

Chi oggi critica la scelta di questa Amministrazione di definire il giudizio accettando un risarcimento di 2,4 milioni di euro, che saranno impiegati esclusivamente in progetti di riqualificazione ambientale sulla città, nel 2012 scelse di non chiedere alcun risarcimento, rischiando di compromettere gravemente gli interessi dei cittadini cremonesi.

 Lapo Pasquetti , Sinistra per Cremona Energia Civile

Roberto Poli, Partito Democratico

Enrico Manfredini , Fare Nuova la Città - Cremona Attiva

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