In merito poi alla polemica che ha coinvolto l’ANPI con alcuni dirigenti del Governo e del PD evidenzia che questa discussione sui ‘veri ‘ e ‘falsi ‘ partigiani è assurda. Infatti l’ANPI pur avendo deciso per il NO alla Riforma Costituzionale non vieta ai suoi componenti né di votare SI ( non sarebbe possibile) nè di partecipare ai comitati per il SI purchè sia presente a titolo personale.
Corada però pensa che il Referendum passi e l’impegno dell’antifascismo rimarrà anche dopo. E questo vedrà l’ANPI mobilitata ad organizzare incontri nelle scuole e nelle fabbriche affinchè i valori fondanti dell’antifascismo e della Costituzione , che sono patrimonio di tutti i cittadini , siano trasmessi alle nuove generazioni ed ai nuovi italiani.
Infine Corada , citando Cacciari, ritiene che questa riforma costituzionale sia una ‘ intesa al ribasso ’ ma che la solidità del sistema democratico italiano non è in discussione e che quindi capisce quei cittadini che voteranno SI. Importante è che questi mesi, che ci separano dal referendum, siano impegnati per informare gli elettori e non per inutili e pericolose polemiche politiche.
Intervista di Gian Carlo Storti
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