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Legge di stabilità insufficiente per affrontare la situazione del Paese | G.Bozzini (cna)

| Scritto da Redazione
Legge di stabilità insufficiente per affrontare la situazione del Paese | G.Bozzini (cna)

Lo ribadiscono Rete Imprese Italia e CNA Cremona all’indomani della presentazione della nuova manovra varata dal Governo
Cremona 18 ottobre 2013 – La Legge di Stabilità è insufficiente per affrontare la difficile situazione del Paese e risvegliare le energie per intercettare e sviluppare i pur debolissimi segnali di ripresa. Dalle anticipazioni appare un provvedimento che si caratterizza per la modesta entità degli importi e la polverizzazione degli interventi. E’ questa la posizione di Rete Imprese Italia sulla Legge di Stabilità che è ampiamente condivisa anche dalla CNA di Cremona.

La CNA si sarebbe aspettata maggior determinazione nell’adottare le scelte necessarie a rimettere in moto investimenti e consumi. La pressione fiscale anche con questa manovra rimane elevata e l’intervento sul cuneo è ancora poco incisivo. Così come, per le imprese è ancora troppo modesta la riduzione prevista per i contributi sociali, con l’abbattimento delle tariffe Inail. Assente, inoltre, è qualunque intervento per diminuire l’imposizione sugli utili e ridurre strutturalmente l’Irap.

“Gli incentivi ci sono in questa manovra – afferma Giovanni Bozzini Presidente di CNA Cremona - ma di dimensione talmente irrisoria che difficilmente serviranno per raggiungere i due obiettivi che ci si pone per questo Paese. Il primo era tagliare il cuneo fiscale che avrebbe significato rilanciare i consumi ma con 2,5 miliardi e 7 miliardi in 3 anni mi pare davvero molto poco quello che si è voluto fare. Taglio che per le imprese vale ancora meno, perché bisognava incentivare gli investimenti e quindi abbassarne i costi. Devo dire che la direzione è quella giusta, perché è vero che gli incentivi ci sono, ma la dimensione è assolutamente inadeguata rispetto a quella che il Paese ha di riprendere lo sviluppo. Inadeguato per dare una scossa ai consumi. Voglio prendere per buona la dichiarazione del Presidente del Consiglio che ha detto “abbiamo fatto questa parte e poi la legge vera la faremo in Parlamento” che è come dire che ci sono margini ancora per discutere dentro il Parlamento italiano e io mi auguro che sia così. Abbiamo un grande  bisogno di investimenti e serve molto coraggio per mettere mano agli sprechi, ai tagli, senza più badare agli intendimenti o alle dichiarazioni di “dobbiamo fare le riforme”. Certo che dobbiamo fare le riforme, ma intanto tagliamo tutto ciò che non serve e da tagliare c’è tantissimo”.

E’ possibile secondo la CNA mettere anche a disposizione delle imprese vecchi strumenti che già erano in vigore, senza per forza inventarsi qualcosa di nuovo, perché le imprese sono ancora una volta disponibili a fare la loro parte di sacrifici ma solo in cambio di operazioni vere che incidono e sul potere di acquisto dei cittadini e sulla possibilità di rilancio delle imprese stesse in termini di competitività e produttività.

“Noi abbiamo bisogno di fare  - conclude Bozzini - grandi investimenti in infrastrutture materiali e immateriali, investimenti a costo zero perché rientreranno un girono nel patrimonio dello Stato e non possono e non devono essere calcolati come indebitamento. C’è bisogno di un Governo forte, e dopo la paura di 15 giorni fa adesso ce lo abbiamo, che faccia capire questo all’Europa,  un’operazione che hanno già permesso a tanti Stati e non capiamo ancora perché all’Italia questo non è concesso. Certo un pezzo di battaglia si vince in Europa, ma un pezzo si vince in Italia facendo i conti con il nostro bilancio che su 800 miliardi di spesa pubblica, tirarne fuori solo 11 mi pare davvero uno sforzo irrisorio”.

2013-10-18

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