Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 07.44

Libera e soci della Banca Etica di Cremona a confronto

Si è parlato di iniziative e impegni per l'anno 2016, si è materializzata una densità di spunti di riflessione e una determinazione davvero interessante.

| Scritto da Redazione
Libera e  soci della Banca Etica di Cremona a confronto Libera e  soci della Banca Etica di Cremona a confronto

Così in estrema sintesi è andata la conversazione "pubblica" tra i coordinamenti provinciali di Libera e dei soci della Banca Etica, tenutosi in settimana a Cremona presso lo spazio ascolto di Piazza Stradivari.

A livello nazionale le due organizzazioni da tempo hanno stretti contatti, ora anche sul territorio si sta tentando un maggior raccordo. Per Libera, Silvia Camisaschi, ha spiegato con chiarezza che sono proprio le idee, le scelte di fondo, gli impegni che la sua associazione ha assunto, che poi portano a scegliere Banca Etica e a consigliarla. Gli esempi prodotti sono stati molto chiari.

Usura e usura bancaria, gioco d'azzardo e, in positivo, il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie (ben 7 nella nostra piccola provincia) sono tre argomenti molto attuali sui quali l'organizzazione fondata da Don Ciotti si spende a tempo pieno e in concreto: si pensi allo sportello di S.O.S. Giustizia, attivato proprio per dare ascolto e risposta alle vittime della criminalità organizzata, oppure a Riparte il futuro, la campagna contro la corruzione.

Si vuole un'indicazione più chiara? Camisaschi richiamava come commercio di droga, traffico di armi e quello degli esseri umani, sono attività molto lucrative che innescano poi corruzione e riciclaggio. Insomma il "nero" fluisce verso la finanza. E qui subentra la seconda voce, Banca Etica. In campo finanziario questa banca, presente anche in provincia di Cremona con due punti informativi a Cremona e un ufficio a Crema, si è organizzata attorno a un nucleo forte di scelte di campo per mostrare che si può davvero agire in un modo per cui la finanza non sia più il problema che affligge la nostra epoca, ma uno strumento efficace di bene comune. Esempio: contro l'opacità di tanti affari, qui tutti i finanziamenti a persone giuridiche sono pubblicati in internet, quindi massima trasparenza.

Piero Cattaneo ha insistito come questo istituto c'è, è raggiungibile anche on line, fornisce tutti i servizi essenziali necessari a risparmiatori e imprese sociali o di economia civile. Il punto di forza di questa esperienza sono i soci: 90 gruppi "organizzati" nei Git e in coordinamenti interegionali, che per statuto approvato da Banca d'Italia hanno un ruolo preciso e riconosciuto di sostegno culturale, come di reale confronto e indirizzo sulle scelte "politiche" di Banca Etica, e con precisi spazi e strumenti nell'elezione del CDA.

Dove e come Libera e soci di Banca Etica possono unire gli sforzi. Sul piano educativo, in particolare nell'intervento verso gli studenti, Libera già è molto attiva. Si può studiare di arricchire questi percorsi con qualificate testimonianze del modo di operare di Banca Etica (finanziamenti a realtà di Libera Terra, oppure ad aziende in crisi in cui i lavoratori si sono fatti carico di rilevarne l'attività, ...). Il tema di fondo resta chiaramente l'uso del denaro. BE accoglie questo richiamo, anzi essa si sente una banca diversa, perché fa attività creditizia ponendosi e ponendo proprio domande di senso sui soldi, il loro uso, gli effetti non economici delle azioni economiche e finanziarie, perché “i profitti non sono un obiettivo di per sé, ma il risultato del sostegno alla crescita dell'economia reale e delle comunità”.

p.c.

 

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