Giovedì, 19 settembre 2024 - ore 05.18

Liberetà Rieccoci in campo! Giovani e anziani insieme nei beni confiscati

Dopo due anni di attività ridotta a causa della lunga pandemia, sono tornati a pieno regime i campi della legalità promossi da Libera, Arci e Spi Cgil.

| Scritto da Redazione
Liberetà Rieccoci in campo! Giovani e anziani insieme nei beni confiscati

Liberetà Rieccoci in campo! Giovani e anziani insieme nei beni confiscati

 Dopo due anni di attività ridotta a causa della lunga pandemia, sono tornati a pieno regime i campi della legalità promossi da Libera, Arci e Spi Cgil. In programma oltre ottanta appuntamenti in quaranta località sparse in tutto il paese, da Sud a Nord.

 Il valore delle buone pratiche. A partire da giugno i campi della legalità promossi da Libera, Arci e Spi Cgil nei beni confiscati ai mafiosi sono tornati a ospitare migliaia di volontari. Giovani e anziani che hanno scelto di trasformare una settimana delle loro vacanze in un’esperienza diretta di lavoro e di impegno sulle proprietà che lo Stato ha sottratto alla criminalità organizzata e restituito alla società civile. Una scelta che, dopo due anni di attività ridotte a causa della pandemia, darà modo a tutti i partecipanti di percepire “sul campo” il valore delle buone pratiche di riutilizzo sociale degli stessi beni. Ad esempio, che fare impresa sociale in luoghi che sono stati la roccaforte della criminalità organizzata rappresenta un’opportunità non solo per rialzare la testa, ma per mostrare che oggi esistono le condizioni per vivere nella legalità e nel rispetto delle regole e dei diritti, e che tutto questo si trasforma in benefici per l’intera comunità.

 Cancellare una storia di soprusi. Sulla mappa del nostro paese, guardare il numero dei beni confiscati in questi anni alla criminalità organizzata – oltre quarantamila immobili e quasi cinquemila aziende, dei quali quasi diciannovemila dei primi e circa 1.600 delle seconde sono stati restituiti alla comunità – fa impressione, così come vederne la distribuzione uniforme su tutto il territorio nazionale, da Nord a Sud. Oggi quei patrimoni si sono trasformati in beni dello Stato: alberghi, ville, terre, aziende, dove si producono cibo sano, lavoro dignitoso e cultura della legalità, e si disegna un nuovo destino cancellando una storia fatta di sangue e soprusi. I campi della legalità di Libera, Arci e Spi saranno circa ottanta e si terranno in quaranta località in tutta Italia. Coinvolti anche i giovani dell’Unione degli universitari e della Rete degli studenti medi. Tremila i posti a disposizione di ragazze e ragazzi nei campi, trecento invece i volontari dello Spi Cgil.

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