Sciopero generale: "Sarà una giornata importante"
Tutta l'opposizione accoglie positivamente la protesta del 6 maggio. Idv: "In piazza con la Cgil contro il governo". Pd: "Data fondamentale per democrazia". Vendola invita Cisl e Uil ad aderire, ma loro prendono le distanze. Per Sacconi "scelta politica" di rassegna.it
Lo sciopero generale della Cgil, proclamato per venerdì 6 maggio, viene accolto positivamente dalle forze politiche dell'opposizione. Al contrario il governo si preoccupa, Sacconi non perde occasione per attaccare il sindacato, mentre Cisl e Uil prendono le distanze.
L'Italia dei valori è il primo partito che aderisce pienamente alla protesta. "La mobilitazione contro il governo, che sta affossando il paese, è un'importante azione per mandare a casa Berlusconi". Lo dichiarano in una nota congiunta il presidente dell'Idv, Antonio Di Pietro, e il responsabile Lavoro e welfare del partito, Maurizio Zipponi. "Ecco perché - a loro avviso -, tutte le opposizioni politiche devono unirsi ai rappresentanti del lavoro e dell'impresa sana per abbattere un regime antidemocratico, che sta minando i fondamenti della Costituzione e della convivenza civile".
Il 6 maggio "sarà un'altra giornata importante per i diritti e la democrazia". Lo dice il membro del comitato esecutivo del Pd, Barbara Pollastrini. Il paese "è attraversato da mobilitazioni continue e appassionate per la dignità del proprio futuro e del lavoro - aggiunge - sono operai, lavoratori, studenti e mondo della scuola, e ovunque le donne sono protagoniste. La nostra politica ha il grande compito di saperli unire per il cambiamento".
Il presidente di Sel, Nichi Vendola, si augura che "ci possa essere uno sciopero generale di Cgil, Cisl e Uil, perchè la situazione è davvero drammatica e insostenibile". Quindi prosegue: "Credo che abbiamo bisogno innanzitutto di illuminare la realtà che viene largamente camuffata, narcotizzata dalla propaganda berlusconiana. Siamo in un paese che sta sprofondando verso una condizione di declino, di marginalità".
La sinistra radicale chiede di estendere lo sciopero a 8 ore. Così il segretario di Rifondazione, Paolo Ferrero: la proclamazione "è un primo risultato ma del tutto inadeguato per i tempi e le quantità. Serve una mobilitazione di 8 ore, contro il governo ma anche contro Confindustria, che sta applicando lo schema di Marchionne a tutti i settori produttivi".
Sulla stessa linea l'area di minoranza della Cgil, come spiega Giorgio Cremaschi. "Bene lo sciopero generale ma la data è troppo in là. È comunque necessario uno sciopero di 8 ore che provi a fermare tutto il paese e che non sia solo contro il governo ma anche contro Confindustria". Questa l'opinione de "La Cgil che vogliamo".
E i metalmeccanici potrebbero estenderlo all'intera giornata lavorativa. Lo rende noto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, interpellato da Labitalia. "Valuteremo l'estensione della protesta per la nostra categoria - dichiara -, è una decisione utile e necessaria visti gli accordi separati nel pubblico impiego e nel commercio".
Da parte sua il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, torna all'attacco della Cgil. "La proclamazione dello a dieci giorni dal voto amministrativo - sostiene - corrisponde alla richiesta della Fiom ed è purtroppo un atto atteso e scontato in chi da tempo ha fatto la scelta, tutta politica, di supplire alla debole opposizione parlamentare". Poi la solita motivazione: "L'interruzione, per quanto limitata, della produzione, non aiuta la ripresa".
Cisl e Uil non accolgono l'invito di Vendola, approfittando per criticare la Confederazione. Per il segretario cislino, Raffaele Bonanni, lo sciopero è "una resa senza condizioni del segretario della Cgil alle realtà estremistiche nell'organizzazione". Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, si chiede "se la Cgil sia ancora un sindacato", affermando che "sembra solo intenzionata a proseguire nella deriva dell'agitazione politica".
fonte: cgil nazionale
http://www.rassegna.it/articoli/2011/03/3/72048/sciopero-generale-sara-una-giornata-importante
