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Lo scorso 25 febbraio la VII Commissione di Regione Lombardia a si è riunita a Cremona

Di seguito un comunicato dell’amministrazione sulle cose affrontate con particolare riferimento ai temi ‘La cultura cambia le cose’ e ‘Come gli obiettivi culturali rinnovano economia e società’

| Scritto da Redazione
Lo scorso 25 febbraio la VII Commissione di Regione Lombardia a si è riunita a Cremona Lo scorso 25 febbraio la VII Commissione di Regione Lombardia a si è riunita a Cremona

Il Distretto culturale della città di Cremona è stato approvato e finanziato da Fondazione Cariplo il 22 dicembre 2015, nell’ambito del progetto “Distretti culturali”. Un passaggio di grande rilevanza per Cremona da un punto di vista culturale e non solo: intorno al cuore del progetto - la liuteria, patrimonio tangibile e intangibile tramandato da cinque secoli – ruotano infatti molteplici realtà in grado di attrarre turisti e studiosi ma anche professionisti e investitori italiani e stranieri, che già hanno cominciato a dimostrare interesse verso la nostra città.

Perché La liuteria è l’elemento intorno al quale la città si riconosce al proprio interno e intorno al quale è riconosciuta dall'esterno come un unicum nel panorama mondiale. Le ragioni:

- la concentrazione di botteghe di liutai

- la ricchezza degli strumenti conservati nelle varie collezioni presenti in città

- la numerosità delle istituzioni, delle persone, dei saperi che ruotano intorno alla ricerca musicologica, all’apprendimento della pratica musicale e alla costruzione di strumenti.

Non a caso nel 2012 l’Unesco ha dichiarato questa unicità patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

La storia: da dove abbiamo cominciato Dopo un periodo di aspra contesa tra Francia e Spagna segnato da guerre, epidemie, e totale inerzia economica, intorno agli anni ’30 del Cinquecento Cremona vive un momento di pace e di ripresa dei commerci. Grazie anche alla sua fortunata posizione geografica - al centro della Pianura Padana e lambita dal fiume Po -, diventa la seconda città del ducato di Milano. Il livello altissimo di maestria procede direttamente dall'alto livello delle arti di quel periodo storico così fecondo: pittura, musica e commerci, chiave di apertura verso il mondo. La maestria degli Amati nel Cinquecento, continuata e perfezionata in seguito dai Guarneri e dagli Stradivari fra il Seicento e il Settecento, ha consentito a Cremona di specializzarsi e di diventare depositaria di un metodo di costruzione dei violini che ha fatto scuola, perché capace di distinguersi nel panorama mondiale. È per questo motivo che quando si parla di liuteria cremonese non ci si riferisce unicamente all'arte di costruire strumenti, ma a un sistema culturale di cui la liuteria è prodotto e massima espressione.

La liuteria cremonese conosce infatti momenti di alterna fortuna: dopo lo splendore fra il Cinquecento e la prima metà del Settecento, una parabola discendente la porta fino quasi all'oblio di fine Ottocento e inizi Novecento, per tornare a vivere un nuovo splendore a partire dalla metà del secolo scorso fino a tutt'oggi, attraverso percorsi culturali e di scelte operate dalla collettività che hanno condotto la città a riappropriarsi di un'identità sopita ma mai completamente spenta.

Attraverso indagini e approfonditi studi metodologici, l’arte che fu dei grandi maestri del Cinque, Sei e Settecento è stata oggi ricostruita nella sua interezza ed è nuovamente praticata dai liutai contemporanei che si vengono a formare e che esercitano a Cremona. La loro capillare presenza disseminati nelle circa 150 botteghe artigiane della città e il patrimonio antico ora conservato presso il Museo del Violino costituiscono insieme il cuore di un articolato sistema che oggi caratterizza la città.

Intorno a queste due realtà che legano passato, presente e futuro, infatti, ruotano tutti gli altri elementi che rendono Cremona unica al mondo: il sistema della formazione, quello della ricerca scientifica, il contesto artigianale, la tradizione musicale e culturale. Verso dove stiamo andando: le traiettorie Chiave di sviluppo per la città di Cremona è il sistema della conoscenza, che individua alcune fondamentali traiettorie: l’offerta formativa, il sistema della ricerca, la pratica della musica, la prospettiva internazionale e la progettazione culturale, il sostegno all'attività artigianale. Vediamole nel dettaglio.

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