Domenica, 12 maggio 2024 - ore 01.04

LOMBARDIA RI-DIVENTA ARANCIONE

DAL 6 MARZO AL 6 APRILE

| Scritto da Redazione
LOMBARDIA RI-DIVENTA ARANCIONE

#LOMBARDIA #CORONAVIRUS



LOMBARDIA DIVENTA “ZONA ARANCIONE RAFFORZATA” 

La Lombardia da lunedì 1 marzo diventa zona arancione “rafforzata” fino al 6 aprile.

E sempre dal primo marzo entrano in zona arancione anche Piemonte e Marche.

La Liguria, invece, passa da zona arancione a zona gialla.

La Basilicata passa in zona rossa, mentre la Campania resta in zona arancione.

Il ministro della Salute Roberto Speranza sta preparando le ordinanze alla luce degli ultimi dati del monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità. Dati che — insieme a quelli del bollettino odierno, che vede una nuova crescita del numero dei casi positivi — mostrano una situazione in rapido peggioramento.

Cosa cambia per chi passa da zona gialla a zona arancione

Il cambio di zona, per Lombardia, Piemonte e Marche, avrà implicazioni notevoli, specie per alcuni settori produttivi. In particolare, a sto giro in zona arancione sarà vietato lasciare il proprio Comune (salvo che per motivi di lavoro, salute, emergenze o accompagnare i figli a scuola),

=a differenza di prima che si

“poteva andare a trovare amici” al massimo di due persone=

/e bar e ristoranti tornano a chiudere anche a pranzo, salvo che per l’asporto.

Le seconde case per chi vive in zona arancione

Chi vive in «zona arancione» può andare nelle seconde case anche se si trovano fuori regione,

e si può andare in una seconda casa che si trova in fascia arancione.

Non si può invece andare in una seconda casa che si trova in fascia «arancione scuro»,

e non si può andare in una casa che si trova in fascia rossa.

Resta valido —— che può andare nella seconda casa soltanto il nucleo convivente e soltanto se la casa è disabitata (cioè se non vi sono al momento dello spostamento nella seconda casa altre persone al suo interno);

non si può andare nella seconda casa con amici e parenti;

può andare nella seconda casa soltanto chi dimostra di averne avuto titolo (quindi ne è proprietario o affittuario da una data antecedente al 14 gennaio 2021).

Le misure che entreranno in vigore a partite dal 6 marzo, saranno valide anche a Pasqua. E' quanto prevede la bozza del Dpcm inviato alle Regioni. "Le disposizioni del presente decreto - si legge nel testo - si applicano dalla data del 6 marzo 2021,, e sono efficaci fino al 6 aprile 2021", il giorno dopo Pasquetta.

La scuola resta in presenza per gli alunni dell'infanzia, delle elementari e delle medie mentre per quelli delle superiori la didattica è in presenza "almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%". E' quanto prevede la bozza del Dpcm inviato alle Regioni nell'articolo dedicato alla scuola. Nel testo si introduce un'ulteriore misure: "al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa".



- Viene cancellata dalla bozza del nuovo dpcm la misura - citata nel precedente documento, secondo cui -

"con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessita' e urgenza". Nella bozza del nuovo provvedimento restano comunque "vietate le feste nei luoghi al chiuso e all'aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose".



- Barbieri e parrucchieri vengono chiusi in zona rossa. Nel documento si legge: "Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell'allegato 24" dove - a differenza del precedente provvedimento - non vengono menzionati i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere.



- A decorrere dal 27 marzo 2021, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi.



Fiere, congressi e discoteche restano chiuse anche in zona bianca. "Restano sospesi gli eventi - si legge nella bozza - che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso".

#Zonacheck

1331 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria