Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 13.02

Lotta Tratta . Majorino: ‘Andiamo avanti con convinzione in aiuto vittime nuova schiavitù’

Nel 2015 oltre 2.000 le vittime, dal Comune 580.000 euro per proseguire e innovare i progetti

| Scritto da Redazione
Lotta Tratta . Majorino: ‘Andiamo avanti con convinzione in aiuto vittime nuova schiavitù’

“Le azioni già in atto per togliere dalla strada le vittime della tratta continueranno anche nei prossimi mesi e nel prossimo anno. Il nostro obiettivo è potenziare la collaborazione con le realtà attive sul territorio grazie all’attuazione di nuovi progetti per combattere la schiavitù dei nostri giorni”. Queste le parole dell’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino,  riguardo al tema della lotta alla tratta, un fenomeno sempre più diffuso nel nostro Paese e che a Milano conta ogni anno migliaia di vittime. Per la prosecuzione degli interventi il Comune ha previsto un investimento di 580.000 euro.

Oggi la Commissione consiliare Politiche sociali, Servizi per la Salute e Volontariato ha affrontato il tema con il supporto delle relazioni presentate da Miriam Pasqui (Direzione Politiche sociali e Cultura della Salute) e dai rappresentanti delle realtà attive sul territorio di Milano e della Città Metropolitana: suor Claudia Biondi (Caritas), Valerio Pedroni (Fondazione Padri Somaschi), Marzia Gotti (Associazione Lule Onlus).

Nel 2015 le vittime sono state oltre 2.252, quasi tutte donne straniere provenienti da Nigeria, Europa dell’Est e Sudamerica.

Il Comune coordina le azioni di dieci tra enti ed associazioni che compongono la rete anti-tratta attiva sul territorio della Città metropolitana. Ne fanno parte: CO.L.C.E. Cooperativa “Lotta contro l’emarginazione”; Cooperativa Sociale Lule; Cooperativa “Farsi Prossimo”; Fondazione San Carlo; Studio A.P.S.; Cooperativa Sociale “La Grande Casa”; Cooperativa Sociale Comunità Progetto; Ce.A.S. - Centro Ambrosiano di Solidarietà e Fondazione Somaschi Onlus.

Le azioni e i servizi posti in atto dalla rete riguardano l’emersione del fenomeno, l’accoglienza e la protezione e accompagnamento sociale.

Attività di emersione Attività di primo contatto con le popolazioni a rischio di sfruttamento volte alla tutela della salute, all’emersione delle potenziali vittime di tratta, ed alla rapida identificazione delle stesse prevalentemente attraverso gli strumenti delle Unità mobili territoriali e dei Servizi drop-in o sportelli di ascolto diffusi sul territorio dell’area metropolitana milanese.

Accoglienza e ospitalità in regime di Pronto Intervento Strutture comunitarie di accoglienza protette, attivate in situazioni di emergenza/urgenza per sostenere ed orientare la persona nel momento iniziale di richiesta di uscita dal circuito tratta e per porla in protezione. Il personale educativo raccoglie la storia, legge il bisogno, offre un luogo ed un tempo di “decompressione” e di riflessione.

Messa a disposizione di strutture protette (Prima e seconda accoglienza) Strutture comunitarie di accoglienza protette che consentono di definire percorsi individualizzati e progetti di protezione ed integrazione sociale. Obiettivo è permettere alla vittima di conseguire una reale autonomia abitativa, lavorativa e relazionale. I servizi erogati in questa fase sono: accompagnamento educativo, assistenza sanitaria, sostegno psicologico, corsi di alfabetizzazione alla lingua italiana. Previsti anche consulenza e sostegno legale per la concessione del permesso di soggiorno e l’attivazione dei percorsi formativi e di orientamento al lavoro.

Ospitalità in appartamenti per l’autonomia (Terza accoglienza) Appartamenti che accompagnano nel percorso di conseguimento della reale autonomia abitativa e lavorativa.

Tirocini lavorativi ed attivazioni di borse lavoro finalizzati all’inserimento occupazionale. Percorsi di acquisizione dei prerequisiti, orientamento, formazione, tutoring e supporto nella ricerca attiva del lavoro. Supporto psicologico per la rielaborazione del trauma

Alcuni dati del fenomeno

Il fenomeno della tratta è illegale e sommerso. Sul territorio metropolitano milanese, nel 2015, le Unità di strada di alcuni Enti attivi nel contrasto allo sfruttamento della prostituzione hanno rilevato, attraverso 867 uscite sia in orario diurno che notturno, contatti relativi a 2.252 persone di cui 1.124 contattate per la prima volta.

Le persone incontrate sono per il 60% provenienti dall’Europa dell’Est e dell’ex Urss, per il 30% nigeriane, per il 3% circa sudamericane.

Nel 2015 sono stati attivati grazie al progetto ‘Art. 18’ (prevede protezione sociale per persone che dichiarano di voler uscire dal giro della tratta e denunciare sfruttamento), di cui Milano è Ente capofila, circa 40 nuovi percorsi di protezione sociale. Più di 100 sono state le persone prese in carico dai servizi del Comune.

Infine sia la Commissione Territoriale per la Protezione Internazionale sia gli Enti gestori di Centri di prima accoglienza per i profughi sia altri servizi dell’Amministrazione comunale che si occupano di grave emarginazione, hanno segnalato circa venti casi di possibili vittime della tratta.

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