“La pronuncia negativa della Corte di Cassazione sulla richiesta di un matrimonio a Roma da parte di una in Italia e nulla ha a che vedere con le trascrizioni che il Sindaco Pisapia e altri sindaci hanno deciso di fare legittimamente nei registri dello Stato Civile”.
Lo ha affermato l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino commentando la sentenza della Corte di Cassazione sulle nozze tra persone dello stesso sesso.
“L’atto della trascrizione – ha proseguito l’assessore Majorino - come ha spiegato più volte il Sindaco non solo è legittimo. I matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero e validi nel luogo in cui sono stati celebrati, sono giuridicamente “esistenti” per la Corte di Cassazione anche in base ai più recente indirizzi interpretativi della Corte Europea dei Diritti dell’uomo e hanno “natura certificativa” e di pubblicità, ovvero di portare a conoscenza di una situazione di fatto, appunto esistente. La Cassazione ha precisato che la trascrizione di questi atti da parte dell’Ufficiale di Stato Civile “non contrasta” con l’ordine pubblico, al contrario di quello che succederebbe con la poligamia.
Altra cosa poi è la riflessione a livello nazionale che mi auguro parta al più presto sulle unioni civili, Milano e altre città hanno già fatto la propria parte e la sta per fare anche Verona. Di questi temi si parla ormai da troppo tempo, ora è il momento che il Parlamento si dia una mossa ed emerga dal medioevo in cui si è rinchiuso”.
Fonte: Comune di Milano
