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Mostra degli artisti Bianco-Valente

| Scritto da Redazione
Mostra degli artisti Bianco-Valente

CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea ,associazione non profit
del Liceo Artistico Statale Bruno Munari - Cremona
press release – marzo 2011
ARTISTI: BIANCO-VALENTE
CURATORI: Dino Ferruzzi, Gianna Paola Machiavelli              
INAUGURAZIONE: sabato 26 marzo 2011 h. 18.00              
APERTURA AL PUBBLICO: dal 26 marzo al 26 aprile 
ORARI DI APERTURA:
da lun. a ven. ore 10.00 – 16.00 sab. ore 10.00 – 13.00 e  su app., festivi chiuso
PATROCINI: Comune e Provincia di Cremona, Ufficio Scolastico Territoriale XIII di Cremona

SEDE e INFORMAZIONI:        
CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea               
Liceo Artistico Statale "Bruno Munari"
Via XI Febbraio 80 – Cremona                                       
tel/fax 0372 34190 – cell. 347 7798839  
crac.cremona@artisticomunari.it
www.crac-cremona.org

“Ci affascina la dualità fra il corpo e la mente: una struttura organica di carne, definita e limitata nello spazio e nel tempo, che porta in giro la mente, un fenomeno spontaneo senza confini apparenti, totalmente libero e autoreferenziale.
Cerchiamo i confini di questo spazio immateriale che abita le circonvoluzioni della corteccia cerebrale, per capire se e dove sia possibile individuare un punto di contatto che lega indissolubilmente i due domini.
A complicare le cose (o a renderle più affascinanti) ci sono i ripetuti annunci di “macchine intelligenti” con cui presto ci troveremo ad interagire… Abbiamo quindi cominciato ad interessarci alle relazioni fra il naturale e l'artificiale, come, ad esempio, entità artificiali siano in grado di produrre fenomeni che noi percepiamo come naturali.
L'immaginario ricorrente dei nostri lavori sono i “mindscapes”, visioni distorte e dai colori alterati della natura, quasi a voler fissare sulla tela una sorta di immagine mentale…
Lavoriamo sui fenomeni legati alla percezione e sui processi cerebrali che ci permettono di mantenere il ricordo delle esperienze, di percepire immagini mentali e, tramite esse, di instaurare una riproduzione in continua evoluzione della realtà esterna”.

Così si raccontano e parlano della loro complessa ricerca Bianco-Valente, la coppia di  artisti che presentano al CRAC il video Sulla pelle.

Il video trae spunto dall'osservazione che Napoli, la città che ha formato gli artisti e dove hanno scelto di vivere, riproduce ancora oggi gli stessi modelli di relazione fra classi sociali descritti, a partire dal ‘700, in numerosi diari di viaggio, romanzi e saggi. Le parole di tanti scrittori si sovrappongono per descrivere il particolarissimo equilibrio sociale che vige da sempre a Napoli.
Un lavoro che ha a che fare con una mappa, con carte che si affollano di segni e tracce. Una penna scrive continuamente su una pagina bianca, parole si accavallano a parole sino a che la pagina diventa un groviglio di segni neri, densa e claustrofobica.
Si tratta di un esercizio di scrittura dalle molteplici direzioni, una struttura complessa che si dipana in tutta la sue imprevedibilità, un movimento che evidenzia tutto il rumore delle esistenze contenute nella città più caratterizzata al mondo.
In una conversazione di Valentina Tanni con gli artisti, tratta da Entità risonante, per la mostra alla Fondazione Pastificio Cerere di Roma di marzo 2009, si coglie il senso e l’intreccio del pensiero e della ricerca formale che caratterizza e unisce, quello di cui ci parlano gli artisti: le visioni dilatate di tante installazioni presentati in vari ambiti, e il video Sulla pelle, che sembra ricercare una dimensione intima nella parola che si dipana a narrare l’universo intero, una sorta di alfabeto visivo che ci racconta del brusio con cui è iniziato il mondo.

Come per l’installazione romana, gli artisti con Sulla pelle, puntano l’attenzione sul linguaggio e sulla scrittura, sulla comunicazione infinita capace di riportare il genere umano ai primordi, li dove sorgono le relazioni tra gli uomini e le cose. 

“La nostra ricerca, anche se può sembrare fondata sulla scienza e sulle tecnologie, in realtà è incentrata sull’uomo, nodo fondamentale di tutte le nostre opere. E’ vero, usiamo abitualmente mezzi elettronici, ma tutti i nostri lavori nascono dalla parola. Da riflessioni e da intuizioni che costituiscono il filo del discorso iniziato il giorno in cui ci siamo conosciuti.
…  L'uomo è l'unico essere vivente ad utilizzare una così complessa forma di comunicazione … l'uso della parola, che ha serrato i ranghi del nostro vivere in comunità coese. Comunità che mettevano in condivisione, proprio grazie alla parola, le proprie personali esperienze …”

 

Nelle parole degli artisti è possibile percepire anche la specificità e il rapporto che Bianco-Valente hanno costruito con gli spazi espositivi e quello con la città in cui hanno deciso di vivere e raccontare con Sulla pelle:
“A volte è l'architettura specifica dello spazio che influisce nella creazione dell'opera. Tendiamo a non modificare gli ambienti, insinuando i nostri lavori nello spazio. (…)
Napoli non offre molte sfumature. Amiamo alla follia questo luogo, salvo maledire, appena un minuto dopo, il giorno in cui decidemmo di non andare via.
Però è di questa energia, in parte distruttiva, che ci nutriamo, questo è il nostro personale centro di gravità permanente, che fa sempre sentire la sua forza di attrazione quando siamo in giro per il mondo”.

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