Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 18.50

Natale di stenti per 5 milioni di italiani

L’emergenza coronavirus peggiora il tenore di vita per 7,6 milioni di famiglie italiane, i dati forniti dal Censis

| Scritto da Redazione
Natale  di stenti per 5 milioni di italiani

Stando a quanto riportato nel Secondo Rapporto Censis-Tendercapital sui Buoni Investimenti – “La sostenibilità al tempo del primato della salute” – sarà un Natale più povero per circa 5 milioni di italiani. Sono tanti, infatti, i cittadini che complice l’emergenza coronavirus, faranno fatica a mettere a tavola un pasto per le festività, mentre 7,6 milioni di famiglie hanno sperimentato un peggioramento del loro tenore di vita negli ultimi mesi. Il 60% degli italiani, inoltre, ritiene possibile la perdita del lavoro o del reddito nel 2021.

Dal rapporto del Censis emerge che la pandemia e la conseguente emergenza sanitaria abbiano costretto 23,2 milioni di italiani ad affrontare difficoltà importanti con redditi ridotti, con 2 milioni su tutti ad essere maggiormente colpiti dalla prima ondata del virus. Ben 9 milioni di italiani, invece, per fare fronte alla crisi sono stati costretti a ricorrere agli aiuti da parte di familiari o alle banche.  La pandemia, in sostanza, ha ampliato le disparità che già esistevano nella società italiana e non c’è da meravigliarsi se l’82,3% del campione intervistato sia favorevole a misure da parte dello Stato che impongano alle aziende nostrane di rimanere nel nostro Paese, soprattutto quelle che producono beni in questo momento essenziali, come le mascherine. E non è tutto, perché l’86% degli intervistati è favorevole al protezionismo contro i prodotti provenienti da Paesi che non rispettano le nostre regole sanitarie e sociali.

Quanto al mondo del lavoro, il 34,8% delle donne denuncia un peggioramento dell’impiego, mentre nel caso degli uomini la percentuale scende al 23,9%. Di pari passo con l’emergenza sanitaria, è peggiorata la condizione delle donne nel mercato del lavoro: nel secondo trimestre del 2020, infatti, il tasso di occupazione delle donne è sceso del 2,2% (48,4%) rispetto al 2019, mentre quello degli uomini è calato dell’1,3% (66,6%).

Commentando i dati, il presidente del Censis, il professor Giuseppe De Rita, sostiene che “la coesione sociale è un presupposto della crescita, come un buon welfare. Farli sentire con le spalle protette, per salute e futuro dei figli, è il modo migliore per rassicurare gli italiani, facendo ritrovare loro il gusto delle sfide. La pandemia ci lascerà una società impaurita, più diseguale, alla ricerca della crescita. Non sarà lo stato a debito a lenire le sofferenze, ci vorrà lo sforzo di tutti i soggetti, le imprese e i mercati”.

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