Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 08.51

Nel PD nasce ‘Sinistra e cambiamento’ guidata da Martina. Luciano Pizzetti tra i promotori

Le dichiarazioni di Luciano Pizzetti di adesione a questa nuova area che si allontana da Bersani

| Scritto da Redazione
Nel PD nasce ‘Sinistra e cambiamento’ guidata da Martina. Luciano Pizzetti tra i promotori

La sinistra dialogante ,l'altra minoranza Pd si mobilita. Quella parte di Area Riformista che ha votato la fiducia all'Italicum e non ha condiviso lo 'strappo' di Roberto Speranza, scende in campo per contrastare chi vuole "logorare il governo" e per ribadire che continuerà a cercare di correggere l'azione dell'esecutivo ma con l'obiettivo di "andare avanti".

A presentare la nuova area del Pd sono stati il ministro Maurizio Martina, il presidente della commissione lavoro Cesare Damiano, Enzo Amendola, Paola De Micheli, Luciano Pizzetti, Matteo Mauri e Micaela Campana a illustrare "Sinistra è cambiamento: per una primavera democratica", un progetto politico "assolutamente nel solco del Pd".

"Il Pd ha una responsabilità cruciale per il paese, noi siamo per aiutare il governo a vincere questa sfida di cambiamento. Non siamo né gufi né struzzi, contrastiamo chi vuole logorare il governo", ha spiegato Maurizio Martina, ministro delle Politiche Agricole, nel corso della presentazione della nuova corrente interna ai dem che raggruppa 70 parlamentari.

Abbiamo sentito Luciano Pizzetti che ci ha dichiarato le ragioni per le quali ha aderito e promosso la nuova area ‘Sinistra e Cambiamento’.

‘Le ragioni -ci dice Luciano Pizzetti- sono almeno sei:

  1. Non posso stare in un area che nega la fiducia al governo  che si regge su PD e presieduto dal suo segretario;
  2. Per coerenza con quanto sostenuto da Bersani in campagna elettorale sotto la voce ‘Responsabilità’ del suo programma;
  3. Per rispetto dello statuto del Pd e delle sue regole congressuali;
  4. Per il Pd , la ‘ditta’, che deve avere un futuro;
  5. Oltre a Renzi nel campo riformista non vi è nulla, ci sarebbe solo il populismo e la destra come tutte le elezioni nei paesi europei testimoniano;
  6. Nel Pd  è giusto che esistano delle ‘minoranze’ ma non delle ‘opposizioni’ a chi ha vinto legittimamente il congresso e guida il partito.

Come si vede punti molto chiari e pregnanti di un impegno ‘riformista’ della sinistra del PD che non vuole appunto diventare ‘opposizione’ interna e che lavorerà  con un programma di cinquanta iniziative di ascolto sui territori a partire da cinque proposte che riguardano lavoro e impresa, pensioni, scuola, riforme costituzionali e un nuovo modello di Pd.

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Scheda proposte "Sinistra è cambiamento": cinque proposte per riformare il Paese

"La Sinistra è cambiamento, per una primavera democratica" è la nuova corrente del Pd, una minoranza dialogante che lavora a fianco del governo per le riforme. Nel prossimo mese i 70 parlamentari dell’area (tra i quali Cesare Damiano, Enzo Amendola, Matteo Mauri, Paola De Micheli, Micaela Campana, Luciano Pizzetti e Michele Meta, aderisce anche il Ministro Maurizio Martina) promuoveranno 50 iniziative nei territori per discutere di riforme necessarie al Paese e dei valori del Partito Democratico. Partendo da 5 proposte:

LAVORO E IMPRESA - RIDUZIONE ALIQUOTA PARTITE IVA - AMMORTIZZATORI E INCENTIVI PER ASSUMERE La proposta è di bloccare l’aumento dal 27 al 33% dell’aliquota contributiva per le partite IVA e di ridurla gradualmente al 24%, al livello di quella degli altri lavoratori autonomi. Si propone un regime dei minimi che favorisca la fase di start up con un’aliquota del 5% per i primi 5 anni e del 15% per gli anni successivi (con un tetto massimo di 30.000 euro di ricavi annui); il miglioramento delle indennità di malattia e di maternità; la ristrutturazione degli ammortizzatori sociali come integrazione al reddito nei periodi di totale mancanza o scarsità di lavoro.Per rendere più efficace il Jobs Act e favorire il contratto a tempo indeterminato, l'idea è quella di rendere strutturali gli incentivi del contratto a tutele crescenti previsti per il 2015; per tutelare i lavoratori in caso di disoccupazione, rendere permanente la durata di 24 mesi degli ammortizzatori sociali, anche oltre il 2016.

PENSIONI – DOPO 35 ANNI DI LAVORO, POSSIBILITÀ DI SCEGLIERE La proposta della nuova corrente, nel segno della flessibilità, è che le lavoratrici e i lavoratori che abbiano maturato un’anzianità contributiva di almeno 35 anni, possano accedere al pensionamento flessibile a partire dal compimento del requisito minimo di 62 anni di età: in questo caso si applica una penalizzazione massima dell’8%. Diversamente, l’uscita verso la pensione può avvenire con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età e senza penalizzazioni.

SCUOLA – APPROVARE LA RIFORMA, GARANTIRE LE ASSUNZIONI La proposta è di accelerare i tempi del confronto e approvare la riforma entro l'estate per garantire l’autonomia e l'immissione in ruolo dal primo settembre di tutti i 100.000 nuovi insegnati previsti.

RIFORME – SENATO MODELLO BUNDESRAT La proposta è di approvare la riforma di impianto monocamerale entro il 2015, attribuendo al nuovo Senato funzioni proprie di valutazione dell’attività delle pubbliche amministrazioni, di verifica dell’attuazione delle leggi statali e regionali, di controllo delle politiche pubbliche. Con apposita legge elettorale sottoporre agli elettori la scelta dei senatori mediante liste dei candidati presidenti in occasione delle elezioni regionali, assicurando la presenza di diritto nel nuovo Senato del presidente eletto. In prospettiva ridefinire l’assetto regionale per consentire una più netta configurazione del Senato sul modello Bundesrat.

PARTITO - FORUM NAZIONALE PER NUOVI MODELLI DI PARTECIPAZIONE La proposta è di promuovere nuovi strumenti stabili di partecipazione, comunità e decisione nel Partito Democratico. Serve un progetto da discutere e condividere con circoli, amministratori e iscritti entro fine settembre attraverso un Forum nazionale. Occorre ricostruire i luoghi dell’elaborazione culturale e politica, e riordinare lo strumento delle Primarie definendo l’albo degli elettori, assumendo l’impegno etico-politico dei partecipanti a rispettarne l’esito, stabilendo che nel caso di primarie di coalizione il PD esprima una sola candidatura.

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In allegato i documenti da scaricare

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