Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 13.39

News Marco degli Angeli (M5S):Bufera su Baffi-Bracconaggio- Guardie Giurate-Dubbi tamponi

Continua la bufera sulla Baffi; Caccia :favorisce il bracconaggio; Guardie Particolari Giurate, eroi dimenticati; Dubbi sui tamponi.

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News Marco degli Angeli (M5S):Bufera su Baffi-Bracconaggio- Guardie Giurate-Dubbi tamponi

News Marco degli Angeli (M5S):Bufera su Baffi-Bracconaggio- Guardie Giurate-Dubbi tamponi

Continua la bufera sulla Baffi; Caccia :favorisce il bracconaggio; Guardie Particolari Giurate, eroi dimenticati; Dubbi sui tamponi.

Commissione di inchiesta in regione Lombardia, continua la bufera sulla Baffi.  “Oltre la vergogna e allo strappo istituzionale c’è anche l’inopportunità” Si infiamma la tensione già alle stelle in regione Lombardia. Dopo il malcontento e le polemiche che hanno attraversato il consiglio regionale, in merito alla scelta della consigliera Baffi come presidente della commissione di inchiesta, il M5S torna a batter ferro fin quando è caldo e grida allo scandalo. Cauto ma perentorio, il consigliere pentastellato Marco Degli Angeli, convinto che in qualche modo avrebbe prevalso il buon senso, quello basato sulle competenze, non se le tiene certo per sé: “Al netto dei pareri, ossia che si tratti di un voto di scambio bello e buono tra Lega e Italia Viva, la cosa che più mi lascia sconcertato – commenta - va ben oltre il fatto che l’elezione della Baffi sia uno strappo istituzionale senza precedenti.  Quello che pochi sanno, forse, è che la neo presidente lavora in una Rsa”. Degli Angeli, con tono ironico, si domanda quindi se sia una questione di inopportunità. Ai poster l’ardua sentenza, parafrasando il Manzoni. Certi, tuttavia, rimangono i fatti: Patrizia Baffi è dipendente in aspettativa di una Rsa di Codogno, la Fondazione Opere Pie, tra le più colpite in Lombardia e per la quale, la Baffi, gestisce la parte amministrativa. Se chiedere è lecito, non pochi si domandano se la Baffi, a questo punto, sia o meno la persona più adatta a guidare il lavoro della commissione, che dovrà anche far luce sul caso strutture per anziani. “Come M5S – chiarisce Degli Angeli – continueremo ad osteggiare la scelta della maggioranza soprattutto considerando che queste sono le stesse logiche di potere distruttive, che non solo hanno portato la sanità regionale a trovarsi impreparata di fronte all’emergenza, ma che soprattutto andranno a vanificare il lavoro della commissione d’inchiesta”.

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Sul tema caccia torna ad affondare regione Lombardia: “La legge 118 è una forzatura illegittima. Favorisce il bracconaggio”. “State facendo una narrazione del mondo venatorio che non esiste. Ci sono regole valevoli per tutto il Paese e soprattutto a livello Europeo. Esistono e vanno rispettate”. Sono le parole perentorie del consigliere pentastellato di regione Lombardia Marco Degli Angeli, che in merito al tema venatorio, già discusso nelle precedenti sedute consiliari, torna a farsi sentire. Più conciso. Soprattuto più caustico nei confronti di una maggioranza che ultimamente più che politica sta facendo fantapolitica: “La vostra proposta di legge non è ammissibile. Cosa vi costava - domanda il consigliere - votare a favore di un ODG che, de facto, avrebbe migliorato la vita degli animali e soprattutto avrebbe contribuito a combattere il bracconaggio?”. Un male, quest’ultimo, che in Lombardia conta un terzo dei reati di tutta la nostra Penisola. “Abbiamo il diritto e il dovere di tutelare il nostro ambiente nonché quello di garantire una sana politica che non metta i lombardi a rischio di sanzioni europee e che è dannosa per l'ambiente . Evidentemente - continua Degli Angeli - la giunta Fontana non si rende conto che le sue forzature non proteggono, ma fanno male allo stesso mondo venatorio che più di una volta si è detto sconcertato dalle nuove misure promosse dalla Regione. In Lombardia, evidentemente, il centro Destra è incapace di ascolto né possiede nessuna etica ecologica. Per questo motivo continueremo ad opporci con tutte le nostre forze alla proposta di legge 118”.

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Guardie Particolari Giurate, eroi dimenticati. “Hanno lottato in trincea garantendo la nostra sicurezza. Meritano di essere ricordati e soprattuto ringraziati” “Il nostro costante impegno, specialmente nei siti con più alto rischio di contagio come gli ospedali, andrebbe riconosciuto e, in un qualche modo premiato. Mai nessuno, invece, ha parlato di noi”. Sono le parole di Giovanni C., una Guardia Particolare Giurata (GPG), che alla prefettura di Cremona ha indirizzato una missiva per conto dei suoi tanti colleghi. Obiettivo non essere dimenticati con la speranza di ricevere un encomio per il duro lavoro svolto durante la fase Covid. Hanno avuto il compito di vigilare ospedali e pronto soccorso e di contingentare le entrate dei luoghi pubblici come i supermercati. Hanno avuto l’onere, in questa emergenza, di misurare la febbre con i termometri elettrici. Sono circa 60 mila, le Guardie Particolari Giurate impegnate sul territorio. “Hanno affrontato tanti rischi, fornendo un prezioso contributo alla sicurezza di tutti noi. È un peccato vedere che mai abbiano ricevuto le giuste attenzioni. Il loro lavoro non deve passare in sordina e quindi essere dimenticato. Credo al contrario il loro lavoro vada riconosciuto, proprio perché mai nulla è scontato e questa emergenza dovrebbe avercelo insegnato”. Sono parole sentite, quelle di Marco Degli Angeli, consigliere del M5S in Regione Lombardia, che sposando la causa di Giovanni C., membro del Sindacato Unitario Personale in Uniforme, ha deciso di dare una voce, la sua, a chi è rimasto in trincea da solo e senza nessun riconoscimento. “È importante sottolineare - chiosa Degli Angeli - che le Guardie Giurate sono lavoratori, che insieme alle Forze dell’ordine, hanno garantito la sicurezza nei luoghi pubblici e privati in questo momento così delicato”.

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Dubbi sui tamponi eseguiti rispetto ai casi sospetti segnalati.  “L’ennesima pessima figura, che Regione dia risposte chiare e lavori per la sicurezza dei cittadini” “Non bastavano le ormai note contraddizioni dell’assessore Gallera. Ora ci si mettono anche i numeri, che se confermati costituirebbero l’ennesimo buco nell’acqua compiuto da regione Lombardia”. Sono le parole con le quali ha esordito il consigliere pentastellato di regione Lombardia Marco Degli Angeli, che in merito alla questione casi Covid sospetti e i troppo pochi tamponi eseguiti ha tuonato perentorio: “l’ennesima pessima figura, è inammissibile soprattutto considerando che i tamponi e i test sono lo strumento diagnostico migliore non solo per tracciare un’empirica mappa del virus, ma soprattutto per prevenire in modo tempestivo una nuova diffusione del virus”. Il fatto a cui il consigliere Degli Angeli fa riferimento fa riferimento a ciò che i principali quotidiani nazionali e locali hanno denunciato: su un totale di oltre 19 mila casi sospetti denunciati dai medici di base, da inizio maggio ad oggi, sono stati effettuati poco più di 6 tamponi. Circa un terzo dei casi totali. “ Un fatto inaccettabile - commenta Degli Angeli - soprattutto in una regione che ama definirsi un’eccellenza nell’ambito della sanità. Basti pensare - spiega - che dal 18/05 ad oggi, Ats Valpadana ha effettuato 2 tamponi su 229 casi segnalati. Per non parlare di Bergamo, una delle zone più colpite con  5 tamponi eseguiti su 546 casi segnalati.Questo il motivo - ha concluso il consigliere - per il quale ho elaborato una interrogazione con risposta scritta al presidente de Consiglio Regionale Alessandro Fermi. L’ennesima richiesta di informazioni, che spero possa fornire risposte chiare in merito alla faccenda e al dubbioso operato di un sistema sanitario che, anziché tutelare gli interessi dei cittadini, sembra tutelare i propri interessi economici”.

 27 maggio 2020

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