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NON UCCIDETE LA LISTA TSIPRAS

| Scritto da Redazione
NON UCCIDETE LA LISTA TSIPRAS

Lettera aperta a Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Luciano Gallino, Paolo Flores d’Arcais, Marco Revelli, Guido Viale.
Siamo tra i tanti che hanno aderito all’idea di una lista unitaria della sinistra in nome di Alexis Tsipras e abbiamo salutato con gioia i tanti appelli, tra i quali il vostro, che si muovevano in quella direzione, certi che le differenze e i veti sarebbero stati con intelligenza da tutti rimossi per permettere la più ampia partecipazione a questa avventura.

Siamo invece rimasti  profondamente amareggiati ieri quando abbiamo ricevuto  la vostra mail inviata a tutti i sottoscrittori del vostro appello e siamo rimasti  impietriti e increduli quando abbiamo potuto leggere la versione integrale della lettera che vi state preparando a spedirci nelle prossime ore. (Qui ne inseriamo un estratto, sotto riproduciamo tutto il testo così come ci è arrivato)

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-            la responsabilità della composizione e della qualità della lista e del rispetto delle indicazioni è dei sei promotori………..

-            I tempi stretti a nostra disposizione – saremo probabilmente l’unica lista sottoposta al tour de force della raccolta delle firme – non consentono ulteriori forme di consultazione sulle candidature. Si esclude fin da ora di rimetterle alla votazioni di assemblee esposte all’occupazione o alla prevaricazioni di ristretti gruppi organizzati e, tanto meno, a votazioni on-line che non garantiscono alcuna forma di discussione e di confronto tra i partecipanti………

Voi vi arrogate il diritto non solo di dettare le regole per la presentazione delle candidature, di porre dei veti, di stabilire chi può stare nei comitati elettorali e chi no, ma addirittura vi ergete e giudici unici che avranno il compito di scegliere i candidati. Il tutto con la più banale delle scuse: la mancanza di tempo !

L’aver vinto un concorso universitario o essere editorialisti di un grande quotidiano mainstream e decisamente liberista  vi dà forse più diritti di altri ? Di chi da decenni lotta quotidianamente in difesa dei diritti sociali senza avere le spalle coperte da sicure carriere?

E dalle vostre garantite posizioni, che diritto avete di porre dei veti ? Ad esempio perché mai tutti coloro che hanno alle spalle un’esperienza politica di rilievo o istituzionale devono essere messi all’indice ? Non può invece essere utile la loro esperienza? Sono stati tutti dei ladri, dei farabutti ?

Abbiamo criticato giornalmente Grillo e Renzi per mancanza di democrazia, ma il primo almeno permette il voto online e il secondo organizza le primarie dentro il suo partito. Al vostro confronto sono dei campioni di democrazia.

Com’è possibile che persone di grande cultura che tutti noi stimiamo, come Camilleri e Gallino arrivino a proporre una cosa simile ?

Siamo andati a Roma il 12 ottobre per difendere la Costituzione e la democrazia e oggi assistiamo al tentativo da parte vostra di privatizzare la partecipazione politica.

Ci stiamo battendo contro un parlamento di “nominati” ed oggi dovremmo accettare la medesima logica, se non peggio, solo perché siete voi a proporla?  Al massimo ci concedete di poter dare una preferenza scegliendo tra chi voi avete “nominato” in lista.

Tsipras non è proprietà né vostra, né di nessun altro. E’ l’opportunità, e forse l’ultima, offerta a tutti noi, sinistra e popolo.

Voi in questo modo state distruggendo questa possibilità. Una lista che nasce al chiuso di una stanza, decisa da sei persone, non ha nessuna possibilità.

Uccidete la partecipazione, al massimo riuscirete ad avere qualche cortigiano che vi chiederà il posto in lista. Ma così non si va da nessuna parte, altro che 4%.

Vi chiediamo di fermarmi, di mettere le vostre esperienze a disposizione di un progetto collettivo senza pretendere di esserne i proprietari.

Organizziamoci subito per gestire tutti insieme questa avventura e per organizzare le primarie per scegliere i candidati, poi con le preferenze saranno gli elettori a scegliere chi, nel caso riuscissimo a superare il 4%, andrà a Bruxelles.

Fatevi un esame di coscienza.

Comitato Uniti con Tsipras

P.S.: chi condivide lo spirito di questa lettera ci aiuti a farla girare.

uniti.pertsipras@yahoo.it

 

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TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA  IN ARRIVO DA: BARBARA SPINELLI, ANDREA CAMILLERI, LUCIANO GALLINO, PAOLO FLORES D’ARCAIS, MARCO REVELLI, GUIDO VIALE

Roma, venerdì 31 gennaio 2014

A tutte e tutti coloro che hanno firmato l’appello per la presentazione di una lista di cittadinanza unitaria e apartitica che promuova la candidatura di Alexis Tsipras a Presidente della Commissione Europea alle prossime elezioni europee.

Grazie al vostro impegno e alla vostra sollecitudine le adesioni all’iniziativa che abbiamo proposto sta avendo risultati estremamente incoraggianti che confermano le nostre aspettative: abbiamo superato le 14.000 firme in meno di nove giorni, nonostante il silenzio della stampa e dei media da cui questa iniziativa è stata circondata. Tra le adesioni possiamo annoverare parecchi tra i più importanti nomi della cultura, della scienza, dell’arte, del giornalismo e dello spettacolo. Poiché le adesioni hanno le caratteristiche di un processo che si alimenta mano a mano che procede, siamo sicuri che nei prossimi giorni continueranno a pervenirci molte altre adesioni e che ben presto quel muro di silenzio finirà per crollare.

Tuttavia le adesioni raccolte sono solo una goccia nel mare delle elettrici e degli elettori che vogliamo e dobbiamo raggiungere per portare a termine il nostro obiettivo: restituire a ciascuno di noi, e a ogni comunità, territorio, gruppo sociale esclusi da quell’uno per cento che trae beneficio dall’attuale sistema, una rappresentanza parlamentare – e con essa un punto di riferimento indipendente - nel cuore dell’Europa, che è oggi terreno ineludibile di ogni iniziativa politica. Con questo obiettivo intendiamo rivolgerci non solo all’elettorato della sinistra cosiddetta radicale, ma molto più in là:

– all’universo degli astenuti che non votano più perché delusi o disgustati dalla politica ufficiale;

– a chi, non vedendo più l’utilità dell’Europa, rimette di fatto il proprio destino in mano agli equilibri in essere con un assegno in bianco;

– a coloro che si sentono traditi dal PD per le promesse non mantenute della scorsa campagna elettorale;

– a chi ha votato PD controvoglia, perché in assoluto disaccordo con l’accettazione supina dei trattati europei che ci condannano all’austerità e alla rovina;

– a elettrici ed elettori che hanno votato Cinque stelle non perché fossero d’accordo con la leadership imprevedibile e potenzialmente autoritaria o con la pratica ondivaga di quel raggruppamento, ma perché non si sono trovati di fronte nessuna altra alternativa credibile.

Inoltre, riconoscersi nella figura di Alexis Tsipras, che ha costruito una forza elettorale maggioritaria non su tematiche e appelli demagogici antieuropeisti, ma su un impegno concreto a rinegoziare i trattati e il funzionamento dell’Unione europea, rende evidente la posta in gioco di queste elezioni nella contrapposizione tra la Grecia, vinta ma non domata, che rappresenta agli occhi di tutti il prezzo che le autorità europee intendono far pagare anche a noi per proseguire nelle loro attuali politiche, e una Germania, rappresentata dalla potenziale coalizione tra il candidato del PSE Martin Schulz e la cancelliera Angela Merkel, che oggi è la vincitrice e la beneficiaria principale di queste politiche, ma che proprio per questo è decisa a non mettere la sua forza al servizio di un disegno autenticamente europeista.

Per tutti noi che abbiamo aderito e per quelli che aderiranno a questo progetto le cose cominciano dunque ora. È assolutamente necessario organizzarci al più presto, perché il tempo stringe e le cose da fare sono tantissime.

Dobbiamo dare un nome alla nostra lista, definirne meglio il programma, scegliere i nostri candidati, creare delle strutture operative, promuovere uno o più comitati di sostegno nazionali, organizzare la presenza di articolazioni locali della lista e dei comitati di sostegno in ogni città e territorio del paese, raccogliere entro il 14 aprile le firme necessarie alla presentazione della lista (oltre 150.000; 30.000 per ciascuna delle cinque circoscrizioni e almeno 3.000 in ogni Regione, comprese le più piccole, su moduli ufficiali che includano già il nome dei candidati!), organizzare e gestire la campagna elettorale, nominare uno o più tesorieri (aprendo per loro un conto corrente), raccogliere i fondi per finanziare tutte queste attività in maniera autonoma e indipendente. Abbiamo deciso di intraprendere comunque la raccolta delle firme invece di tentare di appoggiarci a qualche lista già esistente per rimarcare l’autonomia di questa lista e perché lo sforzo per la raccolta delle firme rappresenta un buon inizio della campagna elettorale. Lo schema operativo che intendiamo attivare è il seguente:

-            i sei promotori del progetto saranno garanti della sua conformità ai principi apartitici, democratici, inclusivi e orientati a un federalismo che promuova il rinnovamento radicale delle istituzioni dell’Unione Europea. Questo per evitare interferenze o tentativi di appropriazione del progetto che già in passato hanno fatto fallire analoghe iniziative, nate con intenti altrettanto unitari;

-            entro pochi giorni lanceremo una consultazione on-line per decidere il nome da dare alla lista, scegliendo tra un numero ristretto di soluzioni passate al vaglio dei promotori. A questa consultazione allegheremo un invito a contribuire alle spese del progetto come prima forma per concorrere al suo finanziamento;

-            per quella data sarà già attivo un conto corrente su cui effettuare i versamenti. I responsabili della raccolta fondi forniranno on-line, con cadenza settimanale, un resocionto puntuale degli incassi e delle spese del progetto;

-            sempre entro pochi giorni verrà costituito, su proposta dei promotori, un comitato operativo nazionale. Il comitato potrà ampliarsi e in parte rinnovarsi a seconda delle esigenze che emergeranno e che esso stesso dovrà valutare;

-            subito dopo invieremo una lettera a tutti coloro che hanno firmato l’appello per invitarli a riunirsi nel territorio di loro competenza, specificando le modalità per entrare in contatto tra di loro sulla base dei dati ricavati dal data-base delle firme pervenute in modo da avviare la costituzione di comitati promotori locali;

-            in ogni regione e possibilmente in ogni provincia individueremo almeno due referenti di questo comitato a cui potranno fare capo tutte-i coloro che intendono impegnarsi nelle attività connesse alla realizzazione del progetto;

-            alle associazioni, ai comitati, alle organizzazioni politiche, culturali, civiche e ambientaliste nonché ai partiti che intendono sostenere il progetto mantenendo una loro autonomia operativa proponiamo fin d’ora, come abbiamo già fatto con alcuni di essi, di associarsi a livello nazionale e a livello locale in comitati di sostegno alla lista, secondo il modello adottato per il referendum per l’acqua. Sappiamo che per la riuscita di questo progetto è fondamentale un sostegno amplissimo; per questo  l'attività di allargamento e coinvolgimento sarà continua;

-            proposte relative a una formulazione più adeguata e articolata del programma andranno presentate fin da ora al comitato operativo in forma scritta e sintetica. Queste proposte dovranno rimanere nell’alveo dei termini fissati dall’appello che abbiamo sottoscritto, avere un respiro europeo e non localistico, affrontare i grandi problemi che questo tornante storico ci impone, facilitare la costituzione o il rafforzamento di reti transeuropee. Nel mese di marzo, contestualmente alla raccolta delle firme, svilupperemo un’attività vasta per la definizione di questo programma;

-            le proposte relative alle candidature dovranno essere presentate entro e non oltre il 16 febbraio, in quanto il 22 dello stesso mese inizierà la raccolta delle firme e per quella data i candidati dovranno essere noti e in regola con le pratiche di accettazione;

-            tutte le proposte di candidatura dovranno essere presentate in forma scritta e motivata, controfirmate dalle associazioni o dagli organismi che le sostengono, certificare la conformità delle figure proposte e delle associazioni e degli organismi che le sostengono con i criteri generali che caratterizzano l’impostazione della lista.

-            nella lista, in coerenza con il programma, potranno venir candidate persone, anche con appartenenze partitiche, che non abbiano avuto incarichi elettivi e responsabilità di rilievo nell’ultimo decennio; le proposte di candidatura dovranno evidenziare la capacità della figura indicata, o degli organismi proponenti, di aggregare consenso elettorale, cercando di far riferimento a elettorati ampi e diversificati, in quanto il nostro obiettivo primario è raggiungere il maggior numero di elettori possibile;

-            la responsabilità della composizione e della qualità della lista e del rispetto delle indicazioni è dei sei promotori. Per questa attività sarà importante il lavoro di raccolta, analisi e valutazione del comitato operativo. I  criteri che faranno da guida per la formazione delle liste sono, nell’ordine: alternanza di genere, notorietà e capacità di attrarre elettori, rappresentatività di elettorati differenti e tra loro non sovrapponibili, potenziale ruolo nella costruzione o nel rafforzamento di reti di iniziative transeuropee. Non sarà presa in considerazione alcuna trattativa in termini di quote/candidati tra i vari soggetti organizzati che partecipano a questa bellissima avventura;

-            I tempi stretti a nostra disposizione – saremo probabilmente l’unica lista sottoposta al tour de force della raccolta delle firme – non consentono ulteriori forme di consultazione sulle candidature. Si esclude fin da ora di rimetterle alla votazioni di assemblee esposte all’occupazione o alla prevaricazioni di ristretti gruppi organizzati e, tanto meno, a votazioni on-line che non garantiscono alcuna forma di discussione e di confronto tra i partecipanti. D’altronde nelle votazioni europee esiste il voto di preferenza e un’eventuale competizione tra candidati nello stesso collegio potrà svilupparsi a questo livello ;

-            Il 24 di febbraio inizierà la raccolta delle 150.000 firme che rappresenta il maggiore sforzo a cui sarà sottoposta l’organizzazione che tutti insieme saremo riusciti a mettere in piedi per quella data;

-            il comitato elettorale fisserà infine delle regole rigide sulla conduzione della campagna elettorale, stabilendo che i fondi che ogni candidato avesse eventualmente a propria personale disposizione vengano divisi con il comitato operativo, in modo che le spese personali non superino una percentuale fissa della spesa complessiva.

-            Teniamo presente che quello che stiamo attivando tutti insieme è un progetto nuovo: nei soggetti promotori, nel percorso, nelle modalità. Per questo richiede a ciascuno la capacità di pensarsi dentro un percorso collettivo e non in quanto interprete di istanze di parte. Questa è la difficoltà maggiore e bisogna esserne consapevoli.

Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Luciano Gallino, Paolo Flores d’Arcais, Marco Revelli, Guido Viale

2014-02-02

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