Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 14.25

Nuovo welfare Necessitano alleanze fra Azienda Sociale Cremonese e Consorzio Casalasco Servizi

L’ approvazione dello statuto dell’Azienda Sociale Cremonese può essere il punto di partenza di questa discussione di Francesca Pontiggia

| Scritto da Redazione
Nuovo welfare Necessitano alleanze fra Azienda Sociale Cremonese e Consorzio Casalasco Servizi

Le radicali riforme istituzionali attuate dal Governo Renzi obbligano gli amministratori locali a ragionare in termini di ambiti otttimali ed area vasta. Gli attuali schemi territoriali di gestione dei servizi sono destinati ad essere superati ed estesi al fine di renderli più efficienti e meno dispendiosi per il cittadino. Tra le ultime riforme ci sono tre elementi in particolare che devono spingerci a riflettere su nuovi assetti territoriali e sono:

la riforma Delrio che ridisegna l’assetto dei territori delle Province, alleggerendole ed eliminando i fastidiosi doppioni burocratici, ma anche incitandole ad aprirsi verso territori limitrofi al fine di sviluppare nuove politiche di gestione territoriale verso maggiore qualità al cittadino e minori costi di gestione dei servizi. La Legge di Stabilità che impone una riduzione delle aziende partecipate e la nuova ridefinizione degli Ambiti Ottimali dei Servizi, ripensati su  dimensioni almeno pari alle attuali Province, con bacini di almeno 800.000 abitanti.

Regione Lombardia nel ridefinire gli ambiti di assistenza sanitaria e socio sanitaria probabilmente mirava a costituire questi famosi ambiti ottimali tant’è che l’ATS  (organismo di programmazione) assume una dimensione sovraprovinciale accorpando i territori di Cremona e Mantova.

Diversa è la questione degli ASST (organismi gestionali) che hanno “spacchettato” l’ambito ottimale di programmazione in tre Aziende: mantovano, cremonese e cremasco. Prima della nuova Legge Regionale la nostra provincia era tradizionalmente organizzata su tre ambiti gestionali: Cremonese, Casalasco e Cremasco.

Oggi tutto è in movimento, quindi ciò deve spingerci a lavorare sempre più in un’ottica di area vasta e di approcciare un dialogo col casalasco verso progettualità nuove (anche oltre le consuetudini del passato), anche perché le nuove ASST sono destinate ad integrare sempre più sanitario e sociale. Questa è la vera sfida del prossimo decennio e questo è l’invito che la mia interrogazione sottende anche raccogliendo spunti che vengono da diversi Sindaci del Distretto cremonese.

Il passaggio dell’approvazione dello statuto dell’Azienda Sociale Cremonese può essere il punto di partenza di questa discussione.

Francesca Pontiggia Consigliere Comunale del PD Cremona

In allegato proposta di ordine del giorno

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