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Osservatorio Agri&Fodd di CremonaFiere n. 25

Notiziario del 30/05/2014 a cura dell'Ufficio Comunicazione di CremonaFiere

| Scritto da Redazione
Osservatorio Agri&Fodd di CremonaFiere n. 25

LATTE. Presto da Bruxelles una relazione sul mercato del latte europeo

Entro il prossimo mese di giugno Bruxelles pubblicherà una relazione sul mercato del latte in Europa e sulle prospettive all’orizzonte in vista della cessazione del regime delle quote. Lo si legge in un articolo firmato da Ermanno Comegna e pubblicato sul supplemento Stalle del n. 20 della rivista Informatore Agrario. Nell’articolo, l’autore fa un’analisi dell’andamento delle quotazioni a livello europeo partendo dai dati pubblicati dall’Osservatorio sul mercato del latte istituito di recente dalla Commissione europea. Il prezzo del latte spot, evidenzia Comegna, è attualmente il più interessato dalla correzione delle quotazioni: in Olanda è sceso al di sotto dei 35cent.euro/kg, dopo aver toccato addirittura i 50cent.euro/kg. Diverso il discorso legato alla remunerazione degli allevatori che nella media generale europea, rispetto al latte crudo alla stalla, viaggia intorno ai 40cent.euro/kg., mentre in Italia siamo addirittura a 44,5cent.euro/kg.  Secondo l’autore dell’articolo non è escluso si vada incontro a un’azione di ribasso, considerato che anche nel resto del mondo sono stati raggiunti livelli molto elevati mai visti prima. L’aumento produttivo registrato nei primi mesi dell’anno da parte dei Paesi principali esportatori, Nuova Zelanda +9,3%, Unione Europea +4,7%, potrà rappresentare il motivo alla base dei futuri ribassi. Nonostante ciò, gli allevatori di vacche da latte europei manifestano fiducia verso il futuro perché, conclude la sua analisi Comegna, sono consapevoli che la domanda mondiale sarà destinata a crescere soprattutto nei Paesi emergenti. Occorre però essere in grado di mettere in campo misure adeguate per affrontare il tema della volatilità dei prezzi e garantire al mercato del latte un andamento equilibrato.

SUINI

Il suino intermedio, per produrlo serve elevata specializzazione

Non è una strada che tutti i suinicoltori possono percorrere. E se si vuole competere con chi da sempre produce un suino leggero-intermedio (120-140 kg) come i Paesi del Nord Europa occorre puntare al massimo grado di qualità. E’ una delle conclusioni a cui si è giunti nei giorni scorsi alla Tavola Rotonda organizzata a Reggio Emilia dal Crpa (Centro ricerche produzioni animali) sulla produzione in Italia del suino leggero-intermedio visto come un’opportunità per la filiera. Intesa a volte come una produzione competitor del suino pesante destinato alla trasformazione in salumi Dop, proprio per questo la produzione del suino leggero-intermedio, nel nostro Paese, non è mai decollata nonostante Il 40% della carne suina fresca arrivi dall’estero, una percentuale che dà le dimensioni di un  segmento di mercato che potrebbe essere invece coperto da una produzione nazionale. Secondo uno studio condotto lo scorso anno dal Consorzio Quinn che fa capo all’Università La Normale di Pisa, svolto in collaborazione con il  Crpa e illustrato da Giacomo Petrini, l’allevatore che intende orientarsi verso la produzione di un suino leggero-intermedio non può prescindere dallo studio delle cosiddette buone pratiche di adozione per produzioni non destinate al circuito tutelato, deve fare emergere i requisiti tecnico-gestionali ed elaborare i risultati in un formato facilmente veicolabile. In buona sostanza, si tratta di una specializzazione produttiva che richiede professionalità, ottime infrastrutture aziendali, imprescindibilità di un corretto processo di sistema senza i quali  l’allevamento del suino leggero-intermedio si rivelerebbe un autentico flop.

 

NUOVA PAC

Raggiunto l’accordo con le Regioni. Soddisfatto il Ministro, un po’ meno gli assessori all’Agricoltura

E’ stato raggiunto l’accordo tra il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e gli assessori regionali all'Agricoltura sull'attuazione in Italia della Politica agricola comune 2014-2020, che vale 52 miliardi di euro. In una nota diffusa dal dicastero il Ministro afferma che "l'accordo arriva dopo un lungo lavoro con le Regioni che ci consente di scrivere un capitolo importante della nuova Pac, mantenendo l'impegno di chiudere entro maggio. Abbiamo fatto scelte decisive per il futuro e per il rilancio dell'agricoltura guardando a settori strategici''. Una quota dell’11% è stata destinata alla ripartizione degli aiuti accoppiati pari a una cifra di 426 milioni di euro, mentre il 4% delle risorse è andato al pagamento di base. Zootecnia da latte, da carne, piano proteico e seminativi come riso, barbabietola e pomodoro da industria e olivicoltura sono i settori che beneficeranno delle maggiori risorse. Un’attenzione particolare è stata riservata al lavoro giovanile, nei confronti del quale è stata prevista la maggiorazione degli aiuti diretti pari al 25% per i primi 5 anni di attività per le aziende condotte da titolari under 40, assicurando il livello massimo di plafond disponibile che ammonta a circa 80 milioni di euro. È stato anche stabilito che nel 2016 verranno effettuate verifiche sull'operatività e sull'attuazione delle nuove misure, in virtù delle scelte che verranno compiute dagli altri partner europei. Il ministro Martina ha parlato di ''scelte decisive per il futuro e per il rilancio dell'agricoltura”.

 

 

AMBIENTE

L’emendamento è stato accolto. Modificato il Decreto Irpef

Copagri (Confederazione produttori agricoli) e Agroenergie Italia, il consorzio di settore aderente alla confederazione, "plaudono ed accolgono con soddisfazione l'intervento annunciato dal ministero delle Politiche agricole per modificare le norme inerenti gli incentivi e la tassazione per il settore contenute nel cosiddetto decreto legge Irpef”. In un lancio dell’agenzia Agrapress si legge che il riferimento è in particolare all'esclusione del valore dell'incentivo dall'imponibile per valutare il coefficiente di redditività e l'esclusione degli impianti inferiori a 200 kw per il fotovoltaico e di 300 kw per gli impianti di biomasse e biogas dal previsto regime di tassazione. “L'intervento – si legge nella dichiarazione di Copagri e Agroenergie Italia -  con il quale si annunciano le modifiche in sede parlamentare, recepisce le vitali esigenze di quegli agricoltori che hanno deciso di integrare il loro reddito con attività agroenergetiche attraverso impegni aziendali o di filiera".

 

 

Flash dal mondo agroalimentare nazionale e internazionale

 

Bonus 80 euro. Il 14% lo spenderà per migliorare la spesa alimentare

Quasi un italiano su quattro, il 18%, tra quelli che hanno appena ricevuto in busta paga il bonus di 80 euro, ha deciso di spenderli per andare più spesso a mangiare fuori (4%) o per fare una spesa migliore (14%). E’ quanto emerge dal dossier “La crisi nel piatto degli italiani nel 2014” presentato in questi giorni dal presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo a Napoli. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè una maggioranza del 38% utilizzerà i soldi per far fronte alle spese famigliari, mentre il 18% li metterà da parte per risparmiare, il 15% per acquistare qualcosa per se stesso o per la propria famiglia e l’8% per pagare debiti. (Fonte: www.coldiretti.it)

 

Suinicoltura, il tavolo Agrinsieme per il rilancio del comparto

Si è riunito nei giorni scorsi a Roma il tavolo suinicolo di Agrinsieme. Alla presenza del coordinatore Mario Guidi e dei dirigenti di settore di Cia, Confagricoltura e Alleanza Cooperative Italiane, sono state poste le basi per un lavoro che porterà a breve a proposte e linee guida per rilanciare un comparto essenziale della nostra zootecnia.

 “Affronteremo tutte le questioni aperte – hanno dichiarato i rappresentanti del coordinamento Agrinsieme - Ci siamo impegnati a lavorare assieme su questo fronte per un nuovo progetto economico strategico di rilancio di un comparto che conta per il 6% circa della produzione agricola e del fatturato industriale con un giro d’affari complessivo di 10 miliardi tra fase allevatoriale, macellazione e trasformazione delle carni”. (Fonte: www.cia.it)

 

Un piano ad hoc per controllare e gestire l’antibiotico-resistenza

Il fenomeno dell’antibiotico-resistenza è un problema sempre più attuale e stringente tra quelli che riguardano la salvaguardia della salute animale ed umana. Confagricoltura e Aisa Federchimica si sono impegnate a riunire un gruppo di esperti italiani che potesse fornire utili riflessioni sulle azioni da intraprendere. Dall’incontro è scaturita  una serie di considerazioni che hanno spinto le Organizzazioni a responsabilizzare i propri associati e le istituzioni pubbliche affinché venga intrapreso un percorso che guidi l’Italia ad optare per azioni utili alla salvaguardia dei propri cittadini, del proprio patrimonio zootecnico e della propria capacità produttiva. Per raggiungere tali obiettivi, Confagricoltura e Aisa Federchimica ritengono utile procedere ad una razionalizzazione dell’utilizzo degli antimicrobici, evitando estreme limitazioni che danneggerebbero la salute degli animali allevati e le capacità produttive dell’Italia.  (Fonte: www.confagricoltura.it)

 

Buono il raccolto del foraggio nel distretto del Parmigiano Reggiano

A inizio maggio è iniziata la campagna di fienagione 2014 nel comprensorio del Parmigiano-Reggiano. I primi sfalci hanno interessato i medicai più vecchi e i prati stabili, che garantivano la portanza del terreno dopo le abbondanti piogge di aprile. La produzione può considerarsi generalmente nella norma per quantità di biomassa, ma l'anticipo stagionale provocato dall'inverno mite potrebbe aver influito sulla qualità del fieno. Infatti, nei medicai si è riscontrata precocemente la comparsa di insetti defogliatori (in particolare fitonomo e fitodecta), che hanno danneggiato l'apparato fogliare delle piante e di conseguenza la qualità complessiva e il contenuto di proteina del fieno.  (Fonte: www.crpa.it)

 

Soia e cereali, le previsioni Usda per la produzione mondiale

L’Anas (Associazione nazionale allevatori suini) ha pubblicato l’ultimo aggiornamento (maggio 2014) relativo alle previsioni 2014-2015 per il mercato mondiale dei cereali e della soia. Dopo l’incremento produttivo registrato nella campagna 2013-14 le previsioni Usda per la prossima annata indicano per il frumento tenero un calo produttivo mondiale del 2,4% per complessive 697 milioni di t. Stabile è vista invece la produzione del mais mentre per quella dell’orzo, dopo l’incremento registrato nella campagna passata (+11,6%) è previsto un calo dell’8,7%. Rispetto alla soia le stime prevedono una produzione mondiale in aumento del 5,6% per un totale di 299,8 milioni di t. (Fonte: www.anas.it)

 

Direttiva nitrati, il ministro Martina la vuole ridiscutere a Bruxelles

Si è svolta il 28 maggio al ministero per le Politiche agricole una riunione dedicata all’applicazione della Direttiva nitrati alla quale hanno partecipato il ministro Maurizio Martina, il collega del dicastero dell’Ambiente Gianluca Galletti e gli assessori all’Agricoltura delle regioni Lombardia, Emilia Romagna, quello dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia e altri esponenti istituzionali. Durante l’incontro sono stati presentati i risultati della ricerca condotta dall’Ispra sull’impatto ambientale delle acque superficiali e sotterranee in Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia. Lo studio ha dimostrato che in tutte le regioni in questione, ad eccezione del Piemonte dove la percentuale è del 19%, l’impatto dei nitrati di natura zootecnica interessa non più del 10% della superficie. “Il nostro impegno – ha affermato martina – è quello di aprire un tavolo a Bruxelles per ridiscutere l’intero impianto sulla normativa comunitaria”. (Fonte: www.agrapress.it)

 

Le quote sono state rispettate, la produzione di latte non ha sforato

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha comunicato che con la scadenza dell’ultimo termine del 21 maggio, stabilito per la registrazione degli accertamenti mensili mancanti, l’Agea ha reso noti i dati relativi alla campagna lattiero casearia 2013/2014, chiusa il 31 marzo scorso, che confermano, anche per quest’anno, il rispetto della quota di produzione assegnata al nostro Paese, determinata in 10,923 milioni di tonnellate. La prossima campagna sarà l’ultima sulla quale verranno applicate le quote, prima della liberalizzazione che avverrà dal 1° aprile 2015. (Fonte: www.aiol.it)

 

Trasporto animali, nel 2013 effettuati oltre 27mila controlli

Dall'analisi dei dati di rendicontazione 2013 risultano effettuati 27.419 controlli sui mezzi di trasporto animali e la maggior parte di questi (19.004 ) sono stati eseguiti al luogo di arrivo. Sono stati riscontrati 388 mezzi di trasporto che hanno presentato violazioni, di cui 197 mezzi hanno riguardato la non conformità dei documenti di viaggio. Il 35% circa dei veicoli sanzionati è risultata appartenere a ditte italiane, il 27% provenire dalla Francia, l'8,5% dalla Spagna, mentre un altro 8,5% proviene dall'Europa dell'Est. Nel 2012 la percentuale dei veicoli sanzionati appartenenti a ditte italiane è risultato più basso (23,9%). (Fonte: www.alimenti-salute.it)

 

In aumento l’indice dei prezzi agricoli nel primo trimestre dell’anno

L’Istat ha pubblicato i dati provvisori dei prezzi agricoli relativi al primo trimestre 2014. Rispetto al trimestre precedente l’indice dei prezzi dei prodotti acquistati è aumentato dello 0,7% ed è diminuito dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2013. Gli aumenti congiunturali maggiori si sono registrati per i mangimi (+1,6%), le spese veterinarie (+1,3%). In diminuzione i prezzi di energia e lubrificanti (-0,4%). Tendenzialmente le diminuzioni riguardano i concimi e gli ammendanti (-6,5%), i mangimi (-2,6%) l’energia e i lubrificanti (-2,1%). (Fonte: www.liberacr.it)

 

Un coro di no all’abolizione delle date di scadenza sui prodotti a lunga conservazione

"Sì alla lotta agli sprechi, ma non a spese della qualità dei prodotti", sostiene il segretario generale dell'Unione nazionale consumatori Massimiliano Dona commentando la proposta, pervenuta al Consiglio agricolo europeo da parte di alcuni Paesi membri, circa l’abolizione delle date di scadenza sui prodotti a lunga conservazione. Secondo l'Associazione, "la strada della deregulation delle date di scadenza di alimenti come la pasta, il riso, il caffè, i biscotti non è quella  migliore per tutelare gli interessi dei consumatori". (Fonte: www.agrapress.it)

 

Fonte l'Osservatorio Agri&Food di CremonaFiere.

 

 

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