Qualcuno parla di golpe industriale-militare e di stravolgimento della Costituzione.
Noi vogliamo sperare di no ma non possiamo tacere la nostra forte preoccupazione!
La difesa della Patria stabilita dall’art. 52 viene riformulata quale «contributo alla difesa collettiva dell’Alleanza Atlantica e al mantenimento della stabilità nelle aree incidenti sul Mare Mediterraneo, al fine della tutela degli interessi vitali o strategici del Paese».
Il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, stabilito dall’art. 11, viene sostituito dalla «gestione delle crisi al di fuori delle aree di prioritario intervento, …..    (…)
Siamo al suicidio della politica costituzionale? Il Parlamento per ora tace. Viene messa in disparte ogni proposta riguardante la riduzione delle spese militari con l'eventuale loro riconversione sociale; la verifica dell'attuazione della legge 185/90 sul commercio delle armi; l'iniziativa ONU per il disarmo nucleare; il progetto per una Difesa non armata e nonviolenta.
Non ci stiamo come cittadini della Repubblica italiana, fedeli alla Costituzione! Non ci stiamo anche come cristiani, discepoli del Vangelo di Cristo!  (…)
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