Con la recente nomina del direttore generale, Giuseppe Sambo (manager indicato dall’azionista di minoranza Gavio), si sono completati gli assetti del board di Pedemontana. Per la concessionaria di Autostrade lombarde, più che ex magistrati o ex Colonnelli ci vorrebbe un esorcista per uscire dal “cul de sac” in cui si è infilata. I lavori sono fermi da più di un anno, dopo aver speso tutta la dote di risorse pubbliche ben 1,2 miliardi di euro, per realizzare solo trentina di km di rete autostradale ma con un traffico di strada da paese, con pedaggi salatissimi. Per reperire gli oltre 4 miliardi per completare l’opera non sono bastate le nuove iniezioni di risorse pubbliche come la recente garanzia regionale traffico di 450 milioni e i 350 milioni di defiscalizzazione statale. Se le banche non si fidano a finanziare il progetto vuol dire che l’opera è stata bocciata dal mercato. Il Governatore lombardo Roberto Maroni deve prendere atto di questa amara realtà.
Dario Balotta responsabile trasporti Legambiente lombardia