Sul ko di Luca (1-0) pesano alcune decisioni arbitrali contrarie, una espulsione alla fine del primo tempo, uno sfortunato palo colpito da Scarsella nella ripresa. Ma forse pesa di più la difficoltà nel costruire nei primi 45 minuti, quando ancora la partita era in parità, così come gli uomini in campo. In trasferta, e non è la prima volta, la squadra si smarrisce, è timida, non affonda i colpi. Eppure la differenza tecnica con quasi tutte le avversarie dovrebbe vedersi nel possesso palla, nelle occasioni create, nella capacità di tenere in pugno la partita.
Invece nel primo tempo la Cremonese (che paga alcune assenze importanti per infortunio) ha traccheggiato senza mai impensierire seriamente il portiere avversario. Ha insomma giocato per il punticino. Poi a tempo quasi scaduto è arrivato il rigore su Forte, causato da un improvvido intervento a due mani sulla schiena dello stesso giocatore, che non aspettava altro di cadere a terra. Forse qui l'arbitro non ha sbagliato, ma nella stessa azione non aveva ascoltato il suo collaboratore che aveva alzato la bandierina per un fuorigioco. Anzi, se ne è accorto, ma dopo averci pensato ha lasciato correre. Così come nella azione precedente non ha fischiato un fallo (fuori area di poco) per un intervento (maglietta tirata) su Stanco. Arbitro mediocre questo Francesco Guccini (il cantautore modenese non ha alcuna colpa se gli ha rubato nome e cognome) di Albano Laziale, protagonista da avanspettacolo.
Ciò non toglie che la Cremonese abbia giocato male e che la Lucchese non abbia rubato nulla. Ravaglia il rigore di Forte lo aveva parato, ma la palla è finita di nuovo sui piedi dell'ex attaccante grigiorosso che non ha sbagliato il tocco. Tesser ha provato di tutto per rimediare allo svantaggio ma stavolta la squadra non ci è riuscita, come invece era avvenuto in altre occasioni. Adesso Moro sarà squalificato, qualche altro giocatore dopo la gara di Lucca non è al meglio. E lunedì allo Zini alle 20,45 arriva il Livorno. Non c'è da stare allegri.
