Nel Vostro Comune è stato allestito un Presepio Vivente a lato di una strada con forte passaggio di automobili e mezzi di ogni tipo, al freddo e gelo giorno e notte, con solo una modesta copertura a proteggere gli animali da eventuali intemperie climatiche e, come ci informa il Sindaco, "un fuoco dove ogni tanto ci si può scaldare", chi, gli animali?
Esterno tutto il mio sdegno per il modo in cui sono trattati asini, capre, pecore, montoni, oche, anatre, galline, conigli e, addirittura, cammelli che nulla hanno a che spartire col Vostro clima, abbandonati in piccoli recinti, privi di un riparo, tenuti al freddo per un intero mese, con buona pace del Sindaco convinto che il fatto che ci sia "una persona che li accudisce, li nutre e li controlla" sia sufficiente a rispettarne il benessere.
Tutte queste creature sono sottoposte ad uno stress tremendo, alla mercè di rumori assurdi, disturbati dalle tante persone che non perdono occasione per urlare, toccarli, fotografarli e spaventarli in ogni modo, tra i quali anche il nipote del Sindaco, al quale interessa solo che il detto nipote si sia tanto divertito visitando il presepe, dandogli un notevole esempio educativo di come si trattino gli indifesi e quale sia il loro ruolo sulla Terra, ovvero essere mangiati o divertire gli egoisti e privi di empatia e compassione.
Ogni essere vivente ha il diritto ad essere trattato con rispetto e di vivere degnamente: detenendo questi poveri animali in tal maniera solo per sciocco divertimento personale che nulla ha a che vedere con la sacralità del Natale, non solo si ledono i fondamentali diritti animali sanciti da diverse Leggi, ma anche i doveri morali che ogni essere umano dovrebbe sentire nei confronti di esseri viventi indifesi.
Come dice la Legge italiana (e come dovrebbe dire la coscienza di ogni persona), ogni animale deve essere detenuto in maniera adeguata, in modo da non provocare stress e malessere: è indubbio che tenere quelle creature (del Dio la cui nascita Vi apprestate a festeggiare) in piccoli spazi, senza adeguato riparo, esposti agli agenti esterni, al freddo, allo stress dei turisti e, quindi, in condizione non adatta alle loro esigenze etologiche, sia contrario alle Leggi volte alla tutela del benessere animale.
Chiedo, quindi, che gli animali vengano rimossi da tale situazione e che Vi inventiate un modo più consono di allestire il Vostro presepe, possibilmente non vivente, dando così dimostrazione di ingegno e creatività veri: se proprio avete bisogno di vita, usate quella di esseri umani consenzienti e desiderosi di esibirsi.
Fonte Laura Mattei
