Giovedì, 09 maggio 2024 - ore 18.57

Petizione di Coldiretti, ‘No a formaggi e yogurt senza latte!’

Coldiretti Cremona: «Si firma presso i nostri uffici e nei Mercati di Campagna Amica»

| Scritto da Redazione
Petizione di Coldiretti, ‘No a formaggi e yogurt senza latte!’

«Chiediamo l’impegno del Governo e del Parlamento per garantire la norma vigente sul divieto di detenzione e utilizzo della polvere di latte, al fine di tutelare le imprese, assicurando una concorrenza trasparente, e i cittadini, garantendo la consapevolezza di acquisto, e difendere la distintività e l’eccellenza del vero made in Italy agroalimentare di cui il settore lattiero-caseario rappresenta una componente strategica in termini economici e di reputazione dell’Italia nel mondo». È quanto evidenzia la petizione No al formaggio senza latte! che Coldiretti sta proponendo di sottoscrivere a tutti i cittadini, «per la tutela del made in Italy, della qualità e della distintività della filiera lattiero-casearia».

La grande mobilitazione che ha raccolto allevatori e cittadini in piazza Montecitorio ha dato avvio al “referendum” contro il “formaggio senza latte” che Bruxelles vuole imporre al nostro Paese. «La legge n. 138 dell’11 aprile del 1974 vieta la detenzione e l’utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per produrre formaggi, yogurt e latte alimentare. Questa norma da quattro decenni tutela il primato italiano a livello internazionale nella produzione casearia. Inoltre tutela i consumatori e il sistema produttivo, assicurando la trasparenza e la migliore qualità degli ingredienti impiegati», spiega Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona. «Ora l’Unione Europea, spinta da alcune lobby industriali nazionali, ha inviato all’Italia una diffida che obbliga a eliminare tale divieto, ritenendo che possa impedire la libera circolazione delle merci nel mercato europeo. È evidente che il via libera alla polvere di latte provocherebbe l’abbassamento della qualità, l’omologazione dei sapori, un maggior rischio di frodi, la perdita della distintività che solo il latte alla stalla con le sue proprietà organolettiche e nutrizionali assicura a formaggi, yogurt e latte made in Italy».

Grazie alla mobilitazione promossa dalla Coldiretti, la Commissione europea ha concesso una proroga sul diktat iniziale: con una nota inviata il 10 luglio dal segretariato generale della Commissione Europea alla Rappresentanza Permanente dell’Italia presso l’Unione Europea è stata accordata una proroga fino al 29 settembre 2015 del termine di risposta alla lettera di “diffida”. «Si tratta di un segnale di attenzione importante che prende atto del grande consenso generale raccolto dalla nostra manifestazione in Italia, che ci auguriamo si traduca in decisioni definitive nell’ambito del negoziato che si apre ora con le Autorità italiane», ha detto il Presidente Nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che «il pressing continua a sostegno del negoziato con la petizione lanciata dalla Coldiretti a sostegno della legge 138, che ha garantito da oltre 40 anni il primato della produzione lattiero casearia italiana che riscuote un apprezzamento crescente in tutto il mondo dove le esportazioni di formaggi e latticini sono aumentate in quantità del 9,3% nel primo trimestre del 2015».

La petizione può essere sottoscritta presso tutti gli Uffici di Coldiretti Cremona e presso i Mercati di Campagna Amica. Si chiede formalmente l’impegno del Governo e del Parlamento per salvaguardare la norma nazionale vigente, ribadendo che a rischio c’è un settore che rappresenta la voce più importante dell’agroalimentare italiano, con un valore di 28 miliardi di euro con quasi 180 mila occupati nell’intera filiera, 35 mila stalle, e che svolge anche un ruolo insostituibile di presidio del territorio. Il via libera alla polvere di latte mette a rischio 487 formaggi tradizionali censiti dalle Regioni italiane ottenuti secondo metodi mantenuti inalterati nel tempo da generazioni, ma omologa e abbassa anche la qualità del made in Italy e fa aumentare il rischio di frodi.

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