Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 03.35

PIADENA DRIZZONA NO AI DEPOSITI DI RIFIUTI PERICOLOSI

Gli Stati generali Ambiente e Salute della provincia di Cremona giudicano inaccettabile l'attacco pubblicato su Facebook alla persona di Cesare Vacchelli impegnato con tanti cittadini di Piadena e Drizzona a opporsi ad un progetto privato di stoccaggio di rifiuti anche pericolosi in quel territorio.

| Scritto da Redazione
PIADENA DRIZZONA NO AI DEPOSITI DI RIFIUTI PERICOLOSI

PIADENA DRIZZONA NO AI DEPOSITI DI RIFIUTI PERICOLOSI 

Gli Stati generali Ambiente e Salute della provincia di Cremona giudicano inaccettabile l'attacco pubblicato su Facebook  alla persona di Cesare Vacchelli impegnato con tanti cittadini di Piadena e Drizzona a opporsi ad un progetto privato di stoccaggio di rifiuti anche  pericolosi in quel territorio.

Un progetto dai contorni ancora poco chiari al punto che la Conferenza dei Servizi, tuttora in corso, ha richiesto un supplemento di documentazione. Invece di offendere, ai limiti della querela, un cittadino da anni impegnato sui temi della salvaguardia dell'ambiente e della salute, sarebbe bene che tutti ormai si convincessero, imprese private e aziende pubbliche, forze sociali e forze politiche, che la sostenibilità è ormai un discrimine irrinunciabile.

Irrinunciabile per la qualità della nostra democrazia, irrinunciabile per la qualità della nostra vita, irrinunciabile per la qualità delle scelte economiche e infrastrutturali. Per questo, come Stati generali dell'Ambiente e della Salute della Provincia di Cremona, riconfermiamo  il pieno sostegno alle posizioni di contrarietà al progetto di deposito e messa in riserva di rifiuti pericolosi e non, presso il polo logistico della ditta Trasporti Pesanti srl di Piadena Drizzona.

Per questo rivolgiamo un appello alle istituzioni locali, ai Sindaci del territorio, all'Amministrazione provinciale a pronunciarsi in piena sintonia con gli orientamenti che vorrà assumere il Consiglio comunale di Piadena Drizzona.

Inoltre la pericolosità di questo progetto, collocato nelle vicinanze dell'abitato e del centro sportivo, da mettere in stretta relazione funzionale, con la realizzazione di un altrettanto pericoloso "deposito per merci pericolose" in costruzione presso la stazione ferroviaria di Piadena, a pochi metri dalle abitazioni, dall'asilo nido e dalla scuola materna, chiama in causa RFI (Rete Ferroviaria Italiana), le cui decisioni non possono essere calate senza alcuna precauzione e condivisione sulla testa delle comunità locali.

Per questo auspichiamo il coinvolgimento del Consiglio regionale della Lombardia e del Parlamento italiano per sottoporre a verifica e rendere trasparenti le scelte di RFI sul ruolo e sulle funzioni che si intendono assegnare alla stazione di Piadena.

 

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