Sabato, 27 aprile 2024 - ore 06.36

Pianeta Migranti. Bombe italiane, morti yemenite e profughi in mare.

Il New York Times ha pubblicato online un video reportage sulla vendita all’Arabia Saudita di armi prodotte in Sardegna dall’azienda RWM, di proprietà della tedesca Rheinmetall Defence. Il video mette a fuoco le responsabilità dell’Italia nella guerra in Yemen e nel conseguente disastro umanitario.

| Scritto da Redazione
Pianeta Migranti. Bombe italiane, morti yemenite e profughi in mare. Pianeta Migranti. Bombe italiane, morti yemenite e profughi in mare. Pianeta Migranti. Bombe italiane, morti yemenite e profughi in mare. Pianeta Migranti. Bombe italiane, morti yemenite e profughi in mare.

Pianeta Migranti. Bombe italiane, morti yemenite e profughi in mare. 

Il New York Times ha pubblicato online un video reportage sulla vendita all’Arabia Saudita di armi prodotte in Sardegna dall’azienda RWM, di proprietà della tedesca Rheinmetall Defence. Il video mette a fuoco le responsabilità dell’Italia nella guerra in Yemen e nel conseguente disastro umanitario.

Il servizio dura sette minuti: nel primo fotogramma si vede una bomba che esplode e la voce che ricorda come “lo Yemen sia immerso in un violento conflitto” dal 2015.

Il fotogramma successivo mostra un idilliaco paesino della Sardegna, circondato da due spiagge dove si producono le bombe da vendere all’Arabia Saudita che bombarda lo Yemen all’interno di una coalizione internazionale, dal paese voluta e guidata.

Il video mostra poi le visite ufficiali a Riad della premier britannica May e del presidente Trump. E dopo le immagini di container carichi di bombe pronti per l’imbarco, scorrono i volti del premier Gentiloni e del ministro della difesa Pinotti. L’Italia, secondo il quotidiano newyorkese, “sta approfittando” di questa guerra per rafforzare la sua industria bellica; è pertanto lecito chiedersi “se il governo stia violando leggi nazionali e internazionali”. Di sicuro quello che emerge è un’istantanea sulla melmosa rete internazionale che alimenta un conflitto che contrappone la componente sciita filoiraniana a quella sunnita, appoggiata dall’Arabia Saudita a cui l’Italia, senza tanti scrupoli, vende con dovizia bombe della serie MK8, così identificate dalla matricola A4447 nei frammenti trovati sul terreno.

Ben sappiamo che la legge italiana 185 del 1990 sul commercio delle armi vieta di vendere armi a paesi in guerra o che violano i diritti umani. Il dovere di rispettare la legge ha originato molte e ripetute rimostranze e prese di posizione da parte di politici sardi, della Rete italiana disarmo; ha generato varie interpellanze in Parlamento, alcune risoluzione al Parlamento europeo per l’embargo di armi all’Arabia Saudita. A ciò si aggiungono gli esposti alle Procure di Brescia, Cagliari e Roma per aprire un’inchiesta sulla violazione della legge 185/90. Ma questi atti non hanno scoraggiato il traffico italiano di bombe come risulta dal reportage del New York Times. 

Le conseguenze dei bombardamenti in Yemen a detta delle Nazioni Unite sono molto gravi: 22 milioni di yemeniti su una popolazione di 27 milioni necessitano di aiuto umanitario; 2 milioni sono gli sfollati, 1 milione i casi di colera, 10.000 circa i morti civili di cui il 13% bambini.

Dallo Yemen si fugge dalla guerra anche via mare, su barconi fatiscenti gestiti da trafficanti criminali con elevato rischio di naufragi. L’ultimo è del 23 gennaio: almeno 30 persone tra rifugiati e migranti sono affogate al largo delle costa dello Yemen mentre cercavano di raggiungere Gibuti. I sopravvissuti hanno riferito al personale delle Nazioni Unite che l’imbarcazione aveva un carico superiore alla sua capacità, con a bordo almeno 152 somali ed etiopi e che si è capovolta mentre i trafficanti sparavano contro i migranti.

Va segnalato che, nonostante la guerra in corso e il deterioramento delle condizioni umanitarie, lo Yemen resta un tradizionale hub di transito anche per i migranti in fuga dal Cormo d’Africa che vogliono raggiungere le ricche nazioni del Golfo o l’Europa. Ogni anno, migliaia di persone a bordo di imbarcazioni sovraffollate cercano di raggiungerne le coste: nel 2017 più di 87.000 migranti e rifugiati hanno rischiato la vita in alto mare.

Il video del NYT è postato in:

https://www.nytimes.com/video/world/middleeast/100000005254317/civilian-deaths-yemen-italian-bombs.html?src=vidm

1406 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online