La cittadinanza onoraria era stata concessa dal Plenum dell’allora Comitato Nazionale Comunale di Tren ín il 21 aprile 1947 «quale segno di gratitudine per la liberazione della città a lui e ai popoli dell’URSS per meriti imperituri nella lotta di liberazione dalla violenza tedesca».
La cittadinanza onoraria può essere revocata, secondo la legge per le amministrazioni autonome comunali, per indegnità o altri gravi fatti di cui non si era a conoscenza al momento del conferimento. La proposta di abrogazione del sindaco dice infatti che «A nostro avviso, J. V. Stalin, in considerazione della sua personalità e le azioni venute alla luce dopo la concessione della cittadinanza onoraria, non è degno di questo onore». Sebbene in Russia, Stalin sia considerato un eroe da una parte della popolazione, data la vittoria sul nazismo di Hitler, ma gli storici ci dicono che fu responsabile della morte di milioni di persone, ricorda la proposta.
Tren ÂÂín non è la prima città in Slovacchia che ritira la cittadinanza onoraria a Stalin. Nel 2007 lo fece il comune di Košice, nel 2011 Nova Bana.
Anche Bratislava avrebbe intenzione di portare una proposta simile in consiglio comunale nei prossimi mesi. Oltre al dittatore sovietico la capitale penserebbe di togliere la cittadinanza anche al primo presidente della Cecoslovacchia comunista, Klement Gottwald. La prima fu concessa nel 1946, la seconda due anni dopo. Sia Stalin che Gottwald avevano in città dei monumenti in pietra. La statua di Stalin, sulla omonima piazza che oggi si chiama Namestie SNP (dedicata alla Rivolta Nazionale Slovacca del 1944), fu rimossa più di mezzo secolo fa. Mentre il monumento con Gottwald fu distrutto nel 1991 con l’esplosivo e la piazza, dove si affaccia il Palazzo del Governo attuale, è stata rinominata Namestie Slobody, piazza della Libertà.
Fonte: buongiorno slovacchia