Dopo l’interrogazione al Ministro Federica Guidi, il deputato leghista Guido Guidesi rilancia la propria mobilitazione contro la «decisione unilaterale» di tagliare 500 uffici postali e di rivedere, al ribasso, gli orari di apertura degli sportelli. In una lettera al Presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia, Guidesi sollecita l’organismo parlamentare a convocare il «management di Poste Italiane» per «verificare se i piani societari e la paventata privatizzazione» avranno conseguenze sull’efficienza e l’efficacia dei servizi resi ai cittadini. Guidesi denuncia la «deriva» assunta da Poste: «Invece di tutelare la qualità dei servizi essenziali l’azienda mira sempre più a fare business, offrendo ‘pacchetti’ che non hanno niente a che fare con la sua ‘mission’ pubblica». La stessa Consob – dice Guidesi – evidenzia «distorsioni nei rapporti con la clientela», «l’offerta di prodotti finanziari ad alto rischio» e «la mancanza di cautele verso la clientela più anziana». «La società è oggi partecipata al 100% dal ministero dell’Economia, ha una convenzione con lo stato per la garanzia di servizi ai cittadini, riceve fondi pubblici e svolge un servizio pubblico, che il governo ha il dovere di tutelare. Pretendiamo quindi risposte e garanzie sulla qualità del servizio che deve essere capillare, continuativo ed efficace. Il piano tagli è e rimane inammissibile», conclude Guidesi.
Poste Italiane, Lega Nord contro il taglio di 500 sportelli
Guidesi scrive a Boccia: «Convocare vertici contro la sforbiciata»
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