Giovedì, 16 maggio 2024 - ore 20.17

Prescrizione e intralcio alla Giustizia | Rosario Amico Roxas

| Scritto da Redazione
Prescrizione e intralcio alla Giustizia | Rosario Amico Roxas

Con  la non-sentenza del tribunale di Milano, Berlusconi incassa la settima prescrizione della sua lunga carriera  si imputato. Ho letto in svariati commenti a pubblica difesa di Berlusconi, che nessuno può accusare il cavaliere di colpevolezza,incorrendo nei termini da querela; è probabile… ma ciò che è certo è che nessuno può chiamare il medesimo cavaliere “innocente”.

L’istituto della prescrizione vieta solamente la dichiarazione di colpevolezza, essendo trascorsi i tempi canonici per la durata di un processo penale, ma non esclude la dichiarazione di innocenza. Se il tribunale avesse scorso i termini di innocenza allora lo avrebbe fatto, ma non ha trovato nulla che indicasse la verginità penale dell’imputato, mentre per la colpevolezza il medesimo tribunale ha sbattuto il muso in quel muro della prescrizione, creato, mattone dopo mattone dagli avvocati difensori e dal medesimo imputato che, da presidente del consiglio si è inventata una “prescrizione breve” (legge Cirielli) per ridurre i termini processuali da 15 a 10 anni; ed ha regalato ai suoi avvocati lo strumento per proseguire nel loro itinerario di ricerca della prescrizione, attraverso la legittimità degli impedimenti che avrebbero impedito al premier di presentarsi in aula. Non una sola impostazione difensiva  descriveva i termini per accedere alla dichiarazione di innocenza, ma tutto è transitato per la comoda strada che portava alla prescrizione.

In un sistema democratico la legge “dovrebbe” essere uguale per tutti, per cui la Giustizia dovrebbe fare il suo corso. Nel caso in specie sono state presentate solo eccezioni nella procedura penale,senza guardare minimamente al codice penale ed ai suoi effetti.

Si evidenzia  così che i termini a difesa sono stati utilizzati per intralciare il corso della Giustizia, in modo che non fosse giusta, ma sfacciatamente di parte, per la settima volta…!

La professione forense ha molte specializzazioni: esistono gli avvocati matrimonialisti, gli avvocati esperti in diritto della navigazione o del diritto internazionale, o del commercio, etc.etc. Ghedini e Longo possono fregiarsi della specializzazione in “accanito inseguimento della prescrizione”; accanimento, però, reso possibile dalla concomitanza, nel loro cliente, del duplice ruolo: imputato e legislatore, capace di imporre alla sua maggioranza di approvare qualunque proposta da lui stesso elaborata, anche se anticostituzionale; d’altra parte ha convinto i suoi scherani che  Mubarak era in nonno di Ruby, arrestata per furto, a dal medesimo sovvenzionata affinchè non si prostituisse, pur essendo la nipote di uno degli uomini (allora) più ricchi del mondo; non ci meravigliamo più di niente.

 

Rosario Amico Roxas

 

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