Nel tardo pomeriggio di mercoledì 12 giugno, si è tenuta la preapertura della grande mostra dedicata ai massimi capolavori di Antonio Stradivari presso il museo Ashmolean di Oxford.
La mostra, che resterà aperta fino alla metà di agosto, è stata curata da Charles Beare, il più noto esperto mondiale sulla liuteria storica cremonese nonché cittadino onorario della nostra città e membro attivo del network "friends".
“Solo lui avrebbe potuto mettere insieme un tale concentrato di assoluti capolavori di Stradivari” è stato il commento unanime degli esperti che hanno partecipato alla preapertura della mostra, strettamente ad inviti per un pubblico selezionato.
La presenza di Cremona, come giusto e doveroso, era molto sign ificativ a. Accanto all’invitato d’onore, il violoncello Stauffer del 1700, vi erano ben 40 reperti del Museo Stradivariano molto ammirati e splendidamente esposti sotto una grafica che li contestualizzava dentro ad una bottega di liutaio.
Proprio in occasione della mostra è inoltre stata annunciata l'apertura, a settembre, del Museo del Violino ed è stata distribuita una piccola pubblicazione di presentazione.
Non solo la liuteria classica era presente, ma anche l’abilità dei Maestri cremonesi contemporanei. Nella sala dei reperti stradivariani viene presentato infatti, a ciclo continuo, il video prodotto dal Maestro Marcello Villa e da Studio Immagine di Cristian Chiodelli sulla realizzazione di uno violino intarsiato copia dei celeberrimi strumenti intarsiati di Stradivari.
Il video, già pre sentato in anteprima nella mostra “L’Estetica Sublime” del 2011 è stato ulteriormente perfezionato e descrive magnificamente tutte le complesse fasi di costruzione di uno strumento intarsiato. Anche ad Oxford è stato accolto con grande interesse da pubblico.
Nel discorso inaugurale sia il Direttore dell’Ashmolean che lo stesso Charles Beare hanno ringraziato il Comune di Cremona, il Museo Stradivariano e la Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari per la fattiva collaborazione prestata nell’allestimento della mostra.
La mostra, al di là dell’indubbio successo che sta riscuotendo, ha rafforzato la collaborazione con il Museo di Oxford ed ha gettato le basi per future ulteriori collaborazioni.
2013-06-28
