Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 13.55

Quale futuro per la Camera di Commercio? La posizione di CNA Cremona

Costruiamo un processo di aggregazione che metta al centro le peculiarità territoriali nell’interesse delle imprese. Trasformiamo un obbligo normativo in opportunità.

| Scritto da Redazione
Quale futuro per la Camera di Commercio? La posizione di CNA Cremona

La discussione sul futuro della nostra Camera di Commercio entra finalmente nel vivo ed è opportuno e doveroso aprire un dibattito, fuori da logiche opportunistiche e spartitorie, ma in grado di definire un assetto adeguato alle esigenze delle imprese dei nostri territori.

Va da sé che il dibattito deve necessariamente uscire dal provincialismo e dai campanilismi territoriali, più inclini a soddisfare le logiche di bottega che gli interessi delle imprese.

Si è deciso per legge di ridurre il numero delle Camere, passando dalle attuali 105 a 60, mediante un processo di accorpamento di due o più camere al fine di soddisfare il limite dimensionale delle 75.000 imprese iscritte. Per la Camera di Cremona, che oggi conta meno di 30.000 imprese, ciò significa inesorabilmente l’avvio di un processo di aggregazione. La stessa situazione, con riferimento al sud della Lombardia, la vivono le Camere di Pavia, Mantova e Lodi.

L’aggregazione non può essere fatta a tavolino e la decisione lasciata ad altri. Non possiamo permetterci di trascurare questo tema e sta alle associazioni che rappresentano il tessuto economico di questo territorio, elaborare un progetto strategico il più possibile condiviso.

L’auspicio della CNA di Cremona è che la discussione, che necessariamente deve coinvolgere tutti i portatori di interesse, definisca gli obiettivi ed elabori un’idea. Anche da questo processo passa il futuro e lo sviluppo dei nostri territori. Abbiamo la possibilità di trasformare un adempimento normativo in un’opportunità per questo nostro territorio e per le imprese che lo vivono. Non sia l’aggregazione la mera sommatoria di numeri secondo criteri predefiniti, ma un momento di elaborazione strategica di un progetto di sviluppo del territorio. E a questo proposito potrebbe essere interessante rilanciare la sfida, provando ad immaginare una “grande” Camera di Commercio che includa oltre a Cremona e Mantova, anche Pavia e Lodi. Sarebbe questa una aggregazione importante, che mette assieme realtà simili per tipologia di imprese e caratteristiche socio demografiche, in grado di legare territori affini.

Resta inteso che le attività di servizio alle imprese dovranno essere garantite, qualunque sia l’aggregazione che verrà attuata. Da questo punto di vista non è immaginale che nulla peggiori: le imprese, grazie anche alla tecnologia, continueranno a fruire dei servizi oggi offerti dalle Camere. Quel che davvero è importante è immaginare la Camera di commercio, così come lo è stata a Cremona in questi anni, motore dello sviluppo, forza propulsiva di azioni di sistema.

La CNA di Cremona  compirà ogni sforzo in questa direzione.

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