È stato firmato il 27 gennaio il protocollo d’intesa tra il Commissariato Generale di Sezione dell’Italia a Expo Dubai ed ESOF2020 (EuroScience Open Forum), l'importante manifestazione che si svolgerà a Trieste dal 5 al 9 luglio e nella quale si discuterà di scienza, tecnologia, innovazione e sostenibilità.
Con il documento, sottoscritto dal Commissario Paolo Glisenti e dal presidente di ESOF2020, Stefano Fantoni, si mira a favorire il progresso, la libertà, la diffusione delle scienze e delle loro applicazioni pacifiche sostenendo iniziative scientifiche e tecnologiche nazionali ed internazionali in occasione dell’Esposizione Universale che si svolgerà nella città emiratina dal 20 ottobre 2020 al 10 aprile 2021.
"L’obiettivo del “gemellaggio” tra Trieste Città Europea della Scienza 2020 e l'Italia a Expo 2020 Dubai - ha dichiarato il Commissario Generale dell'Italia per Expo 2020 Dubai, Paolo Glisenti - è quello di rafforzare il ruolo scientifico, culturale ed economico del nostro Paese nell'area del Mediterraneo “allargato”, come punto di riferimento per la grande comunità scientifica dell'Unione Europea, aumentando il coinvolgimento della comunità scientifica all'area dell'Europa centro-orientale. È un’iniziativa che valorizza, dunque, la nostra diplomazia scientifica in ambito internazionale, riaffermando il ruolo della scienza quale strumento chiave per una crescita sociale e inclusiva. Ritengo – ha continuato - che il coinvolgimento della comunità scientifica italiana e europea a Expo 2020 Dubai possa essere di grande importanza nel promuovere, comunicare e diffondere i progetti di rilevanza strategica e di interesse internazionale per lo sviluppo sostenibile, le scienze della vita e la sicurezza ambientale nell'ampio quadro dello sviluppo dell'economia BluMed per il quale siamo impegnati in questi mesi a lavorare con il CNR e con molte istituzioni universitarie e centri di ricerca”.
"Trieste Città Europea della Scienza 2020 sarà all’insegna della sostenibilità – ha affermato Stefano Fantoni, Champion di ESOF2020 Trieste -. Scienza e tecnologia possono dare un contributo indispensabile a promuovere una visione del progresso inclusivo, orientato al rispetto dell’ambiente, eticamente condiviso con il resto della società, ottimista nel disegnare progetti di città, imprese e comunità nuove da cui nessuno si senta escluso. All’EuroScience Open Forum di luglio, evento in cui culmina la celebrazione del capoluogo giuliano come città di riferimento per la società della conoscenza europea, parleremo di questi temi e siamo felici di poter portare in dote a Expo 2020 Dubai i risultati di un incontro così importante di cui l’Italia tutta dev’essere orgogliosa”.
Nella stessa giornata è stata notificata alla Commissione europea la proposta italiana relativa a un sistema di etichettatura nutrizionale dei prodotti alimentari, che ha l’obiettivo di costituire un’alternativa al sistema francese del Nutriscore.
Si tratta di un decreto interministeriale predisposto dai Ministeri dello Sviluppo Economico, della Salute, delle Politiche Agricole, Alimentari e forestali, frutto di un lavoro sinergico portato avanti, insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, al Dipartimento per le Politiche Europee e a tutta la filiera agroalimentare, per tutelare i prodotti del Made in Italy.
Il sistema proposto dall’Italia – spiega il Mise – si basa su un simbolo “a batteria”, denominato NutrInform Battery, che indicherà al consumatore l'apporto nutrizionale dell'alimento in rapporto al suo fabbisogno giornaliero e al corretto stile alimentare, evidenziando la percentuale di calorie, grassi, zuccheri e sale per singola porzione rispetto alla quantità raccomandata dall’Unione europea.
La proposta italiana mira a superare gli effetti penalizzanti per il Made in Italy, derivanti dal sistema Nutriscore che utilizza invece i colori del semaforo per esprimere un giudizio sui prodotti agroalimentari, attraverso un algoritmo di misurazione che, basato su 100 gr, li classifica dalla A alla E, in contrapposizione ai principi della dieta mediterranea che si basa su un consumo bilanciato di tutti gli alimenti.
I produttori e i distributori del settore alimentare potranno adottare volontariamente il nuovo sistema di etichettatura “a batteria”, dopo il via libera della Commissione europea.
Con il sistema italiano di etichettatura nutrizionale, sottolinea concludendo il Mise, il Governo si pone l’obiettivo sia di fornire al consumatore una informazione chiara e sintetica sulla presenza di alcuni nutrienti negli alimenti, utile a collocarli all’interno di una dieta varia e bilanciata, quale quella mediterranea, sia di valorizzare e tutelare tutta la filiera agroalimentare italiana. Infine, “A Dubai World Trade Center al via l’edizione 2020 di Arab Health il più importante appuntamento fieristico del Middle East e North Africa (regione MENA) per le aziende e gli operatori sanitari. Ad Arab Health sono sempre state presentate le ultime innovazioni nel settore sanitario ed è il luogo ideale per sviluppare relazioni con clienti provenienti da tutto il mondo. Quest’anno sono previste più di 4000 aziende espositrici e 55.000 partecipanti da 159 Paesi, tra cui l’Italia. Cosa attrae le aziende italiane a partecipare e quali sono le opportunità? Qual è il supporto da parte delle Istituzioni per le aziende che intendono entrare nel mercato della Gulf Area? L’abbiamo chiesto all’Ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti Nicola Lener”. Ad intervistare l’Ambasciatore è stata Nicoletta Mele per il “Journal of Italian healthcare World”.
“Arab Health è una piattaforma di straordinario valore – spiega l’Ambasciatore d’Italia negli U.A.E. Nicola Lener – perché offre grandi opportunità alle aziende e agli operatori sanitari che vogliono rafforzare la loro presenza o far conoscere le proprie competenze in un mercato in crescita”.
Per le aziende italiane che intendono entrare nel mercato della Gulf Area oltre al sostengo dell’Agenzia per la Promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle Imprese Italiane (ICE), c’è “l’azione del Governo – aggiunge l’Ambasciatore – che mira a valorizzare i nostri punti di forza nel settore sanitario e farmaceutico soprattutto puntando sull’innovazione. Abbiamo infatti intenzione di realizzare una serie di incontri dedicati a settori altamente innovativi da esplorare e far conoscere”.
L’Ambasciatore conclude l’intervista con un messaggio alle aziende italiane che partecipano a questo importante appuntamento fierisitico (che termina domani, 30 gennaio - ndr) suggerendo di puntare sull’eccellenza e la qualità “essendo gli Emirati un’area competitiva con un potere d’acquisto importante che richiede investimenti a medio e lungo termine”.
FONTE aise