QUARTIERI. PORTESANI (NOVITA’ A CREMONA): CI UNIAMO AL JE ACCUSE DI MERCERANO CONTRO L’IMMOBILISMO DELLA GIUNTA VIRGILIO. SERVE COLLABORARE CON CHI QUESTA SITUAZIONE LA PUO’ CONTRASTARE NELLE ISTITUZIONI.
“Le recenti dimissioni di Paolo Marcenaro, presidente del Quartiere Centro, sono l’esatta cartina di tornasole di quanto la lista civica ‘Novità a Cremona’ afferma da mesi. Da una parte: la palese l’inadeguatezza delle Giunte Galimberti e Virgilio in materia di sicurezza e di decoro urbano. Dall’altra: la visione politica miope di chi ha pensato che boicottare un nuovo progetto di città, potesse essere positivo per Cremona”, lo dice oggi Alessandro Portesani: capogruppo della lista civica ‘Novità a Cremona’ e già candidato sindaco per il centro destra.
“Il duro je accuse di Marcenaro contro il vecchio immobilismo delle Giunte Galimberti e il neo immobilismo dell’esecutivo di Virgilio ci trova perfettamente d’accordo. Abbiamo sottolineato le persistenti criticità in tutto il centro storico. Quello che accade, oramai quotidianamente, in piazza Roma è sotto gli occhi di tutti: inutile ripetere”, spiega Portesani. “Purtroppo, ancora una volta, dobbiamo assistere a un’operazione di mero maquillage politico, come il tour del vicesindaco Francesca Romagnoli nei quartieri. Tante parole. Risultati su sicurezza e su decoro: zero; se non un desiderio di cancellare alcuni comitati perché considerati in un numero esagerato. Male. Molto male: quando si vuole cancellare organi di partecipazione democratica dal basso”.
“Ma c’è un tema altrettanto importante ed è quello, incalza Portesani, che dovrebbe portare a una visione unitaria di tutte quelle forze che hanno una visione completamente diversa rispetto a queste Giunte proprio su temi importanti come quelli della sicurezza e del decoro urbano. E questa riflessione la vogliamo inviare proprio a Marcenaro perché da oggi, con le mani libere, possa collaborare con chi questa situazione di degrado la può contrastare con forza, soprattutto all’interno delle istituzioni comunali”. “ E’ finito, conclude il capogruppo di ‘Novità a Cremona’, il tempo di dare ascolto a sirene che, come nel caso di Ulisse, portano solo alla ‘disfatta’ come riconosciuto dall'ormai ex presidente. Ne va del futuro della nostra città”.