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Quello che le donne non dicono

| Scritto da Redazione
Quello che le donne non dicono

Un progetto per contrastare il fenomeno della violenza e del maltrattamento
Attraverso una fitta serie di interventi nella Provincia di Varese, si avvia sul territorio “Quello che le donne non dicono”, un articolato progetto nato per contrastare il fenomeno della violenza e del maltrattamento. Il progetto viene attuato da una rete di partners: EOS, la Consigliera Provinciale di Parità, FIDAPA-BPW Italy Sez. Varese, Cooperativa NaturArt; è finanziato da Regione Lombardia e da Consigliera Provinciale di Parità. Il coordinamento delle attività, che termineranno a fine Maggio 2011, è affidato a Silvia Bassanini; l’immagine del progetto e la comunicazione sono curate da Studio NextQ di Carla Tocchetti
Nei prossimi mesi in alcune scuole (ITIS “Ponti” Gallarate e ISIS “Keynes” Gazzada Schianno, classi quarte), verranno proposti percorsi sul rispetto reciproco fra generi e la lotta agli stereotipi, e attivato uno sportello sperimentale interno di ascolto, per chi sia venuto a contatto con situazioni di violenza. Alcuni Comuni selezionati (Comerio, Gazzada Schianno, Saronno e Viggiù) vedranno attivati tavoli formativi con operatori locali, sia impegnati nel sociale sia a contatto con minori e famiglie nel loro lavoro quotidiano, allo scopi di intercettare fenomeni di violenza - in particolare domestica: riconoscerla, sostenere le vittime ed indirizzarle ai servizi specializzati. Alcuni incontri con la popolazione sensibilizzeranno la popolazione sul tema degli stereotipi di genere, del maltrattamento e della violenza, e daranno informazioni sui servizi territoriali a cui le vittime possono rivolgersi. Lo Sportello del Centro Antiviolenza EOS sarà attivo con un servizio di ascolto telefonico e accoglienza per donne vittime di violenza o maltrattamento, per tutta la durata del progetto. Un Convegno finale, che si terrà il 28 maggio 2011 nella Sala Conferenze della Provincia di Varese, restituirà alla comunità il percorso fatto, dando visibilità ad un tema delicato e sommerso come quello della violenza alle donne, e delineando le strategie operative risultate più utili.
Negli ultimi anni a Varese si assiste ad un costante aumento di casi di violenza sulle donne, che avvengono principalmente tra le mura domestiche, e spesso rimangono sommersi. Secondo i dati del Centro Antiviolenza gestito da EOS ONLUS Varese, si riscontra un esordio precoce del fenomeno, che riguarda un’utenza dai 20 anni in su (nel 2009 sono stati seguiti 100 casi). Esperienze provenienti dalle attività educative della Cooperativa NaturArt confermano che fin dalla preadolescenza è molto diffusa una cultura di riferimento che non prevede il pieno protagonismo nella progettualità personale delle ragazze. Per maschi e femmine, pregiudizi e stereotipi “ingabbiano” il diventare grandi, impattano negativamente la gestione delle emozioni, l’affettività e la sessualità,  e diventano fattori di rischio per lo sviluppo di violenza – in tante forme. Le ragazze tendono a mostrare una scarsa capacità di autodeterminarsi agli occhi dei coetanei maschi, e quindi una propensione a giustificare la dipendenza, la discriminazione, e atti violenti nei propri confronti. 
Per FIDAPA- BPW Italy la diffusione di una cultura del rispetto del “corpo delle donne” e del superamento degli stereotipi di genere, è uno degli  strumenti  per intervenire anche sulla problematica delle discriminazioni e della violenza, (insieme ad una maggiore informazione sui servizi specializzati sul territorio, ai quali sia possibile rivolgersi). Fondamentale risulta stimolare le ragazze e le donne a conquistare livelli di educazione, formazione e cultura sempre  più alti, per accedere con uguali possibilità rispetto ai maschi nella vita economica, sociale e politica.
L’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Varese ultimamente ha registrato nel mondo del lavoro un incremento di atteggiamenti originati da una divisione rigida e stereotipata dei ruoli maschili e femminili, che si traducono in soprusi e discriminazioni. Con questo progetto intende contrastare il rischio che le giovani entrino nel mondo del lavoro con figura più debole rispetto a quelle dei propri coetanei maschi e “attrezzare” le ragazze affinché si sottraggano anche dalla dipendenza economica della figura maschile, e non finiscano per subire passivamente discriminazioni e violenza. 

SCHEDA TECNICA

Soggetto capofila: EOS ONLUS
Associazione ONLUS che opera sul territorio dal 1998, e gestisce il centro antiviolenza EOS di Varese
 
Soggetti partners del progetto: Consigliera di Parità della Provincia di Varese
 
F.I.D.A.P.A. – BPW ITALY Sez. Varese
Associazione Femminile di donne Professioniste e Imprenditrici che opera da 80 anni per la diffusione di una cultura di genere e per la difesa dei diritti e della dignità delle donne. La Sezione di Varese è impegnata da diversi anni sul tema del Rispetto della Donna  e della sua Immagine specie in TV e nei media.

Cooperativa Sociale NaturArt  a.r.l.Opera dal 1997 nell’ambito della prevenzione a favore di preadolescenti, adolescenti e giovani (e dei loro adulti di riferimento) in provincia di Varese

Coordinamento attività:  Silvia Bassanini

Immagine e comunicazione: NextQ di Carla Tocchetti

Realizzato con il contributo di:
Regione Lombardia
Consigliera di Parità della Provincia di Varese

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