Sabato, 04 maggio 2024 - ore 04.09

Racconta differenziata del verde. E' giusto farla pagare di Romano Pasquali (Cremona)

L’assessore alla partita, interrogata su tale aspetto e sul doppiopesismo con cui l’Amministra zione tratta la questione, ammette, bontà sua, che ‘Abbiamo però limitato i mesi di raccolta (ora in linea con le altre città, da marzo a novembre)

| Scritto da Redazione
Racconta differenziata del verde. E' giusto farla pagare di Romano Pasquali (Cremona)

Signor direttore, dalla stampa locale (...)si apprende che il Comune di Cremona, in replica al presidente provinciale dell’Unione Nazionale Amministratori Condominiali, Gianfranco Saccani, considera il ritiro dell’immon - dizia nei condomini come ‘servizio opzi on ale ’. Il ritiro dell'immondizia nei condomini, non è mai stato considerato ‘opzionale’ e il ritiro è sempre avvenuto regolarmente. Il costo di tale servizio era già compreso nella ‘tariffa per utenze domestiche’ e nessun contributo aggiuntivo è mai stato richiesto. Un bel dì, qualche amministratore si sveglia male e decide che, per pareggiare il conto con gli utenti che devono esporre sulla strada i loro rifiuti e per evitare a questi di non sopportare il costo di un servizio non a loro rivolto, occorre dichiarare il ritiro in condominio come servizio opzionale e perciò a pagamento. Bene, giusto! Ma perché allora si usano due pesi e due misure. Nel mio condominio e in moltissimi altri non ci sono aiuole o giardini ed orti e non abbiamo bisogno del servizio di raccolta del ‘verde’ il cui costo è ripartito anche sulle teste e sulle tasche degli utenti che non abbisognano di tale servizio. L’assessore alla partita, interrogata su tale aspetto e sul doppiopesismo con cui l’Amministra zione tratta la questione, ammette, bontà sua, che ‘Abbiamo però limitato i mesi di raccolta (ora in linea con le altre città, da marzo a novembre) proprio per evitare almeno in parte che tutti pagassero di un servizio erogato ad alcuni. La franchezza di questa ammissione e cioè che la prassi in uso è iniqua, non poteva essere più chiara. E allora, se così stan le cose, invito il Comune a praticare uno sconto tariffario all’utenza condominiale descritta o, in alternativa, non si chieda loro il contributo aggiuntivo.

Romano Pasquali (Cremona)

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