Mercoledì, 01 maggio 2024 - ore 23.39

Rapporto Pendolaria, approvata la mozione di Franco Bordo (Sinistra Italiana)

Il Deputato: «Con l’acquisto di nuovi treni e mettendo al centro gli utenti, potremo arrivare a 5 milioni di pendolari nel 2020, disincentivando il trasporto su autovettura»

| Scritto da Redazione
Rapporto Pendolaria, approvata la mozione di Franco Bordo (Sinistra Italiana)

Treni vecchi, lenti, su linee che vedono troppo spesso tagli e accumulano ritardi. La situazione del trasporto ferroviario italiano è sempre più divisa in due, tra un’Alta Velocità con servizi più veloci e moderni e un servizio locale con diffusa situazione di degrado che spinge purtroppo i cittadini all’uso dell’auto privata, con aggravio dei costi, del traffico veicolare, dell’inquinamento. Eppure, sono oltre 3 milioni le persone che ogni giorno utilizzano i treni extraurbani per raggiungere i luoghi di lavoro o studio.

È per questo motivo di soddisfazione per Franco Bordo, Deputato di Sinistra Italiana, l’approvazione di ieri sera alla Camera, con largo consenso, della mozione presentata sul Rapporto annuale Pendolaria di Legambiente, presentato a gennaio.

«Al contrario degli altri Paesi europei, in Italia negli ultimi vent’anni neanche un euro è stato investito dallo Stato per nuovi treni. Il cambiamento passa anche per l’acquisto di nuovi treni, nell’interesse generale oltre che dei pendolari: nel rinnovamento del parco rotabile in circolazione sostituendo i treni con più di vent’anni di età; nel potenziamento dell’offerta nelle tratte più frequentate delle aree metropolitane», spiega Bordo.

«Il trasporto pendolare dovrebbe invece essere una priorità delle politiche di Governo perché risponde a un’esigenza reale e diffusa dei cittadini e perché, se fosse efficiente, spingerebbe sempre più persone ad abbandonare l’uso dell’auto con vantaggi ambientali, climatici e di vivibilità delle nostre città, nei nostri territori. Eppure, gli stanziamenti erogati dalle Regioni sono talmente risibili da non arrivare, in media, nemmeno allo 0,28% dei bilanci. La nostra mobilitazione a fianco dei pendolari punta a cambiare questo stato di cose. Governo e Regioni devono impegnarsi concretamente per migliorare il trasposto pubblico su ferro», aggiunge il Parlamentare.

La mozione impegna il governo ad adottare diverse iniziative, tra le quali, in particolare: lo stanziamento di maggiori risorse per arrivare a 5 milioni di cittadini trasportati ogni giorno nel 2020, portando la ferrovia agli stessi standard qualitativi europei; un programma decennale di investimenti che preveda almeno 300 milioni di euro di risorse statali all’anno per l’acquisto di treni regionali; la possibilità di portare in detrazione le spese sostenute per l’acquisto dell’abbonamento annuale ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, al fine di incentivare un maggior utilizzo di questo, con conseguente riduzione progressiva del trasporto su autovettura, a tutto vantaggio di una mobilità alternativa più sostenibile per gli inevitabili ed evidenti effetti positivi in termini di riduzione delle emissioni dei gas inquinanti.

«Tutto ciò è possibile solo se il trasporto pubblico è efficiente», conclude Bordo. «La mozione è stata accolta e non possiamo che esserne soddisfatti, ma il nostro compito è appena cominciato: da qui in poi, terremo monitorata la situazione quotidianamente, per verificare che il Governo metta in pratica l’impegno dichiarato».

In allegato, il testo completo della mozione e della relativa risoluzione.

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