Recensione di Jacopo Bassi : Vito Mancuso, etica per giorni difficili
la vera differenza non è tra chi crede e chi non crede, ma tra chi trascende se stesso e chi no; e oggi, purtroppo, sono sempre più numerosi coloro che fanno del proprio ego il punto di partenza e il punto di arrivo dell’esistere.
Il che non avviene necessariamente per un imperante egoismo […] ma per la difficoltà a riconoscere e a nominare un valore più importante di sé. I nomi con cu nel passato si usava chiamare questa dimensione importante (cioè Dio, religione, utopia, legge, famiglia, morale, verità, giustizia, ideale, bene comune) risultano consumati e soprattutto non universalmente condivisibili, e questo è il motivo per cui sono sempre meno coloro che vivono per valori che superano l’orizzonte del loro semplice ego.
Siccome però l’etica nasce proprio dal sentimento di un valore più alto dell’ego, oggi, inevitabilmente, essa tende a essere sempre più rara e a lasciare il posto ad altri atteggiamenti quali calcolo, utilità, interesse, compromesso, contratto.”
