Michelle Obama nel suo intervento alla convention democratica di Filadelfia ha detto ‘Quando gli altri volano basso, è tempo di volare alto’. Ecco, nella discussione tra le ragioni del Sì e quelle del No all'attuale proposta di revisione costituzionale, mi sembra non vengano chiarite le premesse culturali, il contesto internazionale, le conseguenze sul sistema politico e istituzionale italiano.
Cominciamo con la cultura politica che ispira questa revisione: perché punta sul centralismo? perché riduce il pluralismo e la rappresentanza? perché punta sul decisionismo contrapposto al patto e al consenso sociale ? perché non sviluppa la democrazia economica e subisce invece i vincoli della dottrina del neoliberismo? perché accetta il fallimento dei partiti e la riduzione del ruolo della politica invece di indicare la strada del rinnovamento? perchè sceglie la scorciatoia di dare una soluzione tecnica al problema del potere di comando, invece che la soluzione politica della riconquista della fiducia dei cittadini elettori? perché non affronta la questione del regionalismo e la rinvia ad una prossima volta? perché abbandona la strada della democrazia dell'alternanza, puntando sul grande centro moderato "pigliatutto"? Perché se l'attuale maggioranza di Governo è anomala, questa stessa maggioranza da Alfano a Verdini è quella che da l'impronta a quasi un terzo della attuale revisione costituzionale? Con quali conseguenze sul centrosinistra prossimo venturo?
Con quali conseguenze sulla sinistra italiana che viene spaccata forse in modo definitivo ?
Marco Pezzoni (Cremona)
