Sabato, 18 maggio 2024 - ore 19.53

Regìa di Giano bifronte. (di RAR)

| Scritto da Redazione
Regìa di Giano bifronte. (di RAR)

La rivolta dei tir: blocchi in tutta Italia - Code da nord a sud. Sciopero taxi (Titolo del Messaggero del 23 gen. 2012)

Ciò a cui stiamo assistendo non ha nulla a che vedere con le richieste avanzate, pur se legittime, ma solo se proposte in sede di confronto e non di scontro.

Stiamo assistendo ad un attacco frontale al governo Monti, profittando della urgenza delle misure adottate per fronteggiare l'attuale crisi, esasperata dalla inerzia e dalla incapacità del governo Berlusconi, fuggito dalle proprie responsabilità con opportunistiche dimissioni.

Ma nessuno si chiede a chi giova quest'attacco frontale ?

Eppure dovrebbe risultare chiarissimo; basterebbe solo guardare oltre il proprio naso e dare la corretta interpretazione ai ruoli apparentemente marginali di taluni personaggi, per capire la trama della commedia della quale siamo spettatori paganti.

C'è il volto di Berlusconi nelle locandine di propaganda di questa recita, un volto bifronte, come Giano.

Da una parte ha le sembianze di Al Fano, corretto e rispettoso degli accordi di tener fede alla fiducia accordata a Monti; un ruolo apparentemente marginale, ma solo apparentemente, perchè sarà la faccia che verrà messa in vendita nella campagna elettorale.

Dall'altra parte c'è la faccia di Bossi, che ha avuto l'incarico di aggredire il governo Monti, anche (anzi principalmente) con la volgarità dialettica che garantisce la genuinità bossiana.

Poi c'è il coro, rappresentato dagli scioperanti che rifiutano ogni dialogo, incaricato di esasperare l'opinione pubblica, colpevolizzando l'attuale esecutivo. Una esasperazione giunta al culmine della rottura e opportunamente fermata per evitare che si trasformasse in un boomerang, e trasferita nella capitale, per guadagnare in visibilità.

Si minacciano scioperi da parte di altre categorie: avvocati, farmacisti, notai, petrolieri e distributori di carburante; praticamente tutte le categorie che hanno usufruito della “mano leggera dello Stato” voluta da Berlusconi in nome di un malinteso liberismo ormai naufragato nel libertinaggio. E’ chiaro che l’aspirazione di queste categorie prossime scioperanti, sarebbe quello di un ritorno del loro protettore. Infatti è proprio il protettore delle caste, degli evasori, dei turbatori d’aste, degli esportatori di capitali all’estero, che si fa sentire con una minacciosa promessa: “Adesso ci aspettiamo di essere richiamati al governo”.

Cade così la doppiezza bifronte, rivelandola vera faccia dell’ex premier, che DEVE tornare al governo (almeno questa sarebbe la sua aspirazione) per completare le operazioni incorso di salvezza delle sue fallimentari aziende.

Rosario Amico Roxas

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