Giovedì, 16 maggio 2024 - ore 10.18

Riapre la sede di Casapound, Bordo (SEL): ‘Presenza non più tollerabile’

Trasmettiamo il comunicato di Franco Bordo in merito all’interrogazione parlamentare (in allegato) sulla riapertura e la ripresa delle attività di Casapound a Cremona

| Scritto da Redazione
Riapre la sede di Casapound, Bordo (SEL): ‘Presenza non più tollerabile’

Oggi ho provveduto a depositare l’allegata Interrogazione al Ministro degli Interni in merito alla riapertura di Casapound a Cremona, avvenuta sabato 21 febbraio con un notevole dispiegamento di Forze dell’Ordine a garanzia dell’ordine pubblico. Dopo i fatti che hanno caratterizzato questi due anni di presenza di Casapound a Cremona, con un crescente aumento della tensione, e della violenza politica, sfociata nell’assalto squadrista del 18 gennaio, la Città di Cremona non può più tollerale che questo movimento apertamente fascista e xenofobo possa godere di agibilità politica.

Anche il Sindaco di Cremona è stato chiaro in proposito, definendo in Consiglio Comunale Casapound «una presenza sgradita» e richiamando la ferma e salda identità antifascista di Cremona; la tolleranza di cui Casapound ha beneficiato finora è finita. Nell’interrogazione ho esplicitato come sia giunta l’ora di far rispettare la legge, che riguardo ai movimenti fascisti è molto chiara, sia con le disposizioni Costituzionali che con le leggi Scelba e Mancino; leggi in vigore e pienamente applicabili come rimarcato da una sentenza del settembre 2014 della Suprema Corte di Cassazione. Le Istituzioni democratiche non possono accettare la sfida lanciata da Casapound, che ha avviato, come se nulla fosse, un’iniziativa politica come quella del tesseramento alla presenza di persone coinvolte nell’aggressione del 18 gennaio, per giunta con un imponente e dispendioso servizio di sicurezza da parte della Forza Pubblica. Questo clima di tolleranza, che rischia di essere percepito come clima di connivenza, deve avere fine con l’applicazione delle disposizioni di legge.

Si accelerino le indagini e l’accertamento delle responsabilità sui fatti del 18 gennaio e si proceda alla chiusura di Casapound, gli estremi ci sono tutti, non si può attendere oltre.

Franco Bordo, Deputato della Repubblica Italiana per Sinistra Ecologia Libertà

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