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Riflessi: personale di Paolo Marchetti a Melegnano fino al 30 maggio

| Scritto da Redazione
Riflessi: personale di Paolo Marchetti a Melegnano fino al 30 maggio Riflessi: personale di Paolo Marchetti a Melegnano fino al 30 maggio

“Riflessi”. È questo l’accattivante titolo della mostra personale del maestro Paolo Marchetti all’Auditorium della Scuola Sociale “Accademia delle Arti” che apre domenica 22 maggio (inaugurazione ore 17). Nato a Livorno, vive da parecchi anni proprio a Melegnano. Tiene frequentemente corsi d’arte e mostre personali in prestigiosi spazi espositivi italiani. Recentemente ha proposto i suoi quadri ad olio e ad acquerello a Firenze, Milano, Quinzano, Casaletto Vaprio, Lavenone e San Donato. Fra i suoi successi vale la pena segnalare il primo Premio conseguito nella settima edizione del Concorso Nazionale di Pittura Estemporanea promosso dal Circolo Culturale “G. Brodoloni” di Peschiera Borromeo e il Primo Premio al Concorso Nazionale “Giacomo Malfanti” di Monticelli nella sezione Pittura. La rassegna è composta da oli ed acquerelli in cui prevale, quale elemento di fondo, la natura. Assieme alla ricerca cromatica va anzitutto sottolineata, nella pittura di Paolo, la sperimentazione luministica. «La luce, nei miei quadri, è la prima cosa, sostiene – attuata per conferire al quadro un’atmosfera avvolgente e una notazione dolcemente romantica». Qual è dunque il “segreto” di Marchetti? Sicuramente l’efficacia della sua pittura, che riesce a tratteggiare coinvolgenti atmosfere paesaggistiche dove i colori della natura risaltano con una musicalità davvero sorprendente ed intensa. Oltre agli scorci e alle marine, Marchetti presenta, come di consueto, anche intriganti nature morte. Su questa tematica ha detto: «L’aggettivo ‘morta’ non rientra nel mio modo di pensare e di rappresentare la natura. La natura, come mi è concesso osservare, non è senza vita ma solo ‘silenziosa’, con i suoi colori, con le sue ombre e luci, e ci comunica, oltre alla propria bellezza, lo spazio e il tempo impiegati a crescere e la sua volontà di sopravvivere. Dunque è in questo modo che la trasferisco sulle mie tele». «La pittura di Marchetti – spiega il curatore della mostra, Simone Fappanni - dunque da uno sconfinato amore per la natura che egli traduce in ricche composizioni di profonda indole lirica. L’alternarsi delle stagioni e il ciclo vitale sono al centro del suo comporre, entro il quale viene bandita qualsiasi ovvietà». Orari di apertura: giorni feriali dalle ore 16 alle 19, giovedì sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, ingresso è libero, catalogo in mostra. 

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