Riflessioni di fine 2018 by Maurizio Cazzaniga
Vorrei guardare Terra Madre dallo spazio.
La pace intorno alla mia terra.
Una tavola con posate.
Una casa riscaldata e l'inverno fuori.
La placenta della mia regressione, verso l'infinito.
Il mio corpo non è disarticolato. Si rimpicciolisce.
Sulla mia strada ho incontrato l'umanità ferita e Gabo ad Aracataca.
Ho condiviso passi sul sentiero del tempo, con lei.
Bimba siriana che mi sorride, ferita nella sua innocenza
Il ripetersi di gesti affermano la certezza della continuità.
La realtà, migliore dei sogni notturni.
Gli atti sono un valore.
Vuoti.
Adoro i cannoncini del Rovagnati e Philip Roth.
Ho provocato inconsciamente lacrime di puro amore.
Vorrei guardare Terra Madre dallo spazio.
Il mio limite, amo solo chi mi ama.
Auguri di Buon Natale e felice 2019.
Maurizio Cazzaniga
Il prossimo anno: Tanzania e domenica 14 aprile.
Foto di bimbo siriano. °L'Urlo°