Sabato, 20 aprile 2024 - ore 00.12

‘Cielo Padre’ una bella poesia di Maurizio Cazzaniga

Dopo una serie di racconti che riproponiamo nei correlati l’amico del nostro sito Maurizio Cazzaniga ci propone una bella poesia ‘Cielo padre’

| Scritto da Redazione
‘Cielo Padre’ una bella poesia di Maurizio Cazzaniga

‘Cielo Padre’ una bella poesia di Maurizio Cazzaniga

Dopo una serie di racconti che riproponiamo nei correlati l’amico del nostro sito Maurizio Cazzaniga ci propone una bella poesia ‘Cielo padre’

Cielo Padre.

Lassú.

Ti guardo spesso.

Esplosivo di colori.

Predominato di azzurro.

Ovunque lì, sicuro.

Oggi splendi sul mio Altrove.

E mi hai avvolto di quella incertezza che non mi

indica una via possibile.

Mentre ora schiaccio i tasti del mio IPad.

Momento di debolezza.

Dopo una notte di sogni ricorrenti in cui

tutta la mia parte conflittiva ha trovato sfogo.

E mi rimane appiccicata in questa mattina di assenza.

 

E dopo te altri mondi, Cielo Padre.

 

A volte riversi su di me le tue lacrime.

Gocce di dolore.

Vedendo quello che noi esseri umani facciamo.

Guerre, Bruxelles, miseria, abbandoni, ferite, malattie.

 

Sei a volte protettore e ti illumini di stelle. Del mare.

 

Ieri pomeriggio. Hogar Santa Teresita.

Una ragazzina  piange seduta su un tronco.

Ha rubato alle sue compagne di stanza.

Isolata.

Piange l'abbandono del padre,  appena nata.

Piange la madre prostituta.

Piange una relazione con un trentenne nei suoi tredici anni.

Piange la sua fuga e scomparsa per un mese.

Piange la sorella lontana.

Piange le impossibilità.

 

La vedo piangere, sola, in un angolo.

Gli occhi cerchiati di rosso.

Azzurri e chiari come te, Cielo Padre, in una giornata

ventosa del mio aprile.

Piange vestita di giallo e di fragilità.

Coi suoi capelli biondi raccolti da un cerchietto rosso.

Spersa.

Mi sento impotente, Cielo Padre.

 

Di Maurizio Cazzaniga

 

 

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