Lunedì, 13 maggio 2024 - ore 12.21

Riforma del welfare si può fare senza distruggere Cremona Solidale| M.Ruggeri

| Scritto da Redazione
Riforma del welfare si può fare senza distruggere Cremona Solidale| M.Ruggeri

Il sistema di welfare può essere riorganizzato senza decretare la morte di Cremona Solidale e la fine della gestione pubblica dei servizi destinati agli anziani ed ai disabili
Non abbiamo dubbi sul fatto che  che lo stop  temporaneo  del percorso  di presentazione  del   progetto  di riordino del welfare locale  non sia dovuto a ragioni politiche, ma alla tardiva presa d'atto (nonostante la consulenza) di una sentenza della Corte dei Conti che parrebbe  fare da ostacolo alla costituzione di nuovi Enti (fondazioni comprese) da parte dei Comuni.
Quello che temiamo  è  che,  in ogni caso, qualunque sia l'opzione che sarà proposta, comporterà la dismissione della gestione pubblica di importanti servizi alla persona, ora garantita dall'Azienda speciale Cremona solidale
La situazione attuale già vede una proficua collaborazione tra il pubblico ed il privato in campo sociale, i percorsi di riorganizzazione e di riordino, in tempi di  crisi e di necessità di mettere a sistema tutte le risorse,  sono opportuni e necessari, ma questo non  comporta necessariamente  dichiarare la morte  di Cremona Solidale e costituire un nuovo soggetto, con personalità giuridica privata .
Tale operazione  indebolirebbe  il sistema dei servizi destinati alla parte più fragile della popolazione , rompendo  i  legami solidaristici  che si sono costituiti  andando a separare ciò che invece è opportuno tenere insieme , soprattutto in tempo di crisi, quando le risorse sono scarse e non si può continuare ad  aumentare la pressione sulle  rette dei servizi gravando sulle famiglie .
Il PD ritiene che, allo stato attuale,  esistano tutte le condizioni  per riorganizzare il sistema di welfare della città di Cremona  senza passare necessariamente dalla privatizzazione di Cremona Solidale.
L'azienda  ha raggiunto il pareggio di bilancio grazie anche alle nuove condizioni strutturali  che hanno consentito  di ampliare  un'offerta  di servizi  che può essere ulteriormente innovata e diversificata
Si operi  pertanto una verifica congiunta da parte dei tre attori (Comune, Azienda e Fondazione) su possibili ulteriori razionalizzazioni gestionali e sulle  potenzialità di sviluppo che il grande investimento della Fondazione città di Cremona nelle strutture dell'azienda  ha reso realizzabile.
Si formalizzi,  trovando una misura congrua, il contributo della Fondazione città di Cremona che risponde a quanto previsto dallo statuto  della Fondazione stessa circa il sostegno  in forma indiretta ai servizi destinati ad anziani, disabili.
Si  ridefiniscano infine  i rapporti tra Comune, azienda Cremona Solidale e Fondazione precisando tutti gli aspetti che richiedono un aggiornamento e si arrivi ad una puntuale  nuova formalizzazione delle  reciproche responsabilità e competenze, ma  continuando a garantire  l'attuale regia pubblica del sistema.
Dichiarazione di Maura Ruggeri
capogruppo PD in Consiglio comunale Cremona

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