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Rinnovo delle cariche al Cisvol - CSV Cremona Giorgio Reali riconfermato presidente

| Scritto da Redazione
Rinnovo delle cariche al Cisvol - CSV Cremona Giorgio Reali riconfermato presidente

Giorgio Reali è stato riconfermato presidente del Cisvol - Centro di Servizio per il Volontariato di Cremona.  I soci del Cisvol si sono riuniti al Centro Pastorale per le operazioni di rinnovo degli organi sociali, giunti alla naturale scadenza. L’assemblea ha visto la partecipazione di oltre 50 associazioni provenienti da tutti i territori della provincia.

Nel Consiglio Direttivo siederanno poi Dario Amedeo Diotti (Anffas Cremona) Raimonda Lobina (Gruppo Incontro Cremona) Alessandro  Loda (AVIS Provinciale) Ivano  Pederneschi (ADA Cremona) Maurizio Stradiotti (Le Aquile – Oglio Po), Agostino  Tonarelli (Auser Volontariato Cremona), Maria Chiara Zani (Il Torrione Casalmaggiore), Silvia Corbari (Coop Iride Cremona). Entrano nel consiglio anche i membri di diritto don Antonio Pezzetti (nominato da Co.Ge. Lombardia) e il cremasco Nicola Cappabianca (nominato dai Forum del Terzo Settore).

Il Consiglio così composto, rinnovato per 6 componenti su 11, governerà il CSV di Cremona fino al 2016. Contestualmente alla nomina del direttivo si è svolta anche l’elezione degli organi di controllo e garanzia ovvero il Comitato dei Garanti - che risulta composto da Renato Bandera, Giovanni Benedini, Mario Oradini, Giovanna Pigoli, Angelo Rescaglio - e il Collegio dei Revisori, ora composto da Patrizia Barbetta, Ivo Barbisotti, Alessandra Donelli, Lorenza  Marchesi e Vladimiro Sacchi (nominato da Co.Ge. Lombardia).

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Viviamo in un contesto storico in cui la crisi colpisce duro e indistintamente, colpisce soprattutto i più deboli e i più fragili. Appare sempre più evidente la drammatica differenza tra il numero di persone in stato di grave emarginazione sociale ed economica e il tipo di risposta - in termini di quantità e qualità dei servizi e di capacità di intervento di sistema - sia da parte delle istituzioni pubbliche che da parte del mondo del non profit, del volontariato e del Terzo Settore in generale.

La  grave crisi sta  facendo  precipitare nel bisogno una moltitudine di persone impreparate a fare i conti con la povertà e con una  nuova identità sociale che essa comporta: parliamo di ciò che oggi viene definita come “nuova povertà”. Occorre  affrontarla con un  grande sforzo di mutamento culturale, stando nei processi di cambiamento, osservandone ed  individuandone le strade con disponibilità e voglia di innovazione, poiché la crisi tocca l’aspetto sociale, politico, culturale e anche spirituale.

Il volontariato e il Terzo Settore oggi devono essere protagonisti con idee innovative, capacità e competenze di osservazione. Sono caratteristiche che riguardano anche  il  Cisvol, centro che – come missione -  sostiene e promuove il volontariato, accompagnando quest’ultimo per attivare percorsi di coesione sociale, di costruzione di legami. Così vengono create relazioni che - nel solco della gratuità solidarietà e responsabilità - portano a migliorare il tessuto sociale delle nostre comunità, e a rispondere in modo più qualificato alla cittadinanza solidale.

Ho potuto percepire da vicino, in questi tre anni, come il nostro territorio sia ricco e variegato nelle potenzialità e protagonismi, come i suoi protagonisti vadano sollecitati per produrre idee nuove da inquadrare nella partecipazione per un cambiamento sistemico. Anche il Cisvol - vuoi per riduzioni di fondi e per accadimenti contingenti, come le dimissioni della Direttrice e della responsabile amministrativa –  ha colto l’opportunità per ragionare insieme ad organi politici e tecnici, sul proprio futuro. Il tutto tenendo sempre conto delle modifiche che nel frattempo si profilavano a livello regionale e nazionale. E’ questo un percorso che ha portato a una riorganizzazione efficiente del Cisvol, a un nuovo assetto snello che - pur sempre in un percorso di cambiamenti - ha posto le basi  su competenze utili per un sostegno a livello sistemico.

Tutto ciò è avvenuto con difficoltà, ma con altrettanta oculatezza e serenità per i tempi migliori. Anche nel Coordinamento Regionale dei CSV, di cui sono Vicepresidente,  si stanno mettendo in campo percorsi capaci di mettere a sistema concentrico “eccellenze” al servizio di tutti, competenze maturate in ogni Centro. L’idea è quindi quella di offrire soluzioni efficaci ed efficienti a disposizione di un sistema e non del singolo Centro, senza per questo togliere autonomia di scelta e territorialità.

Oggi tutti i Centri lombardi sono impegnati in una riorganizzazione:  ciò significa che ogni voce di spesa è oggetto di analisi e di considerazione rispetto all’intero sistema dei CSV. Per esempio l’ottimizzazione del personale, i contratti assicurativi, la formazione, l’amministrazione fiscale e la gestione delle buste paga, la telefonia, sono tutti aspetti che possono essere centralizzati, fino ad arrivare a percorsi capaci di stabilire punti comuni nel “fare insieme” di Centri (la condivisione di parti di programmazione o progettazione sociale, per esempio, oltre i confini geografici territoriali).

Su questo punto i Centri di Cremona e Mantova - avendo intrapreso un percorso conoscitivo reciproco - sono arrivati alla condivisione di un protocollo di intesa che formalizza e pone le basi per collaborazioni e attività interne ai Centri e destinate ai territori tramite la valorizzazione delle comuni competenze.

Sicuramente questo peso politico si concretizza nel territorio anche attraverso una serie di protocolli di  intese, collaborazioni, coprogettazioni con soggetti pubblici e privati del Comune di Cremona e del territorio provinciale.

Cisvol ha posto nella  sua mission la relazione con il territorio: il Centro cerca di metterla in atto attraverso azioni condivise concrete, come la coprogettazione e la progettazione sociale in funzione dei bisogni del territorio, coinvolgendo anche  i tre piani di zona. Il Cisvol sicuramente ha aumentato il peso politico del progetto che rappresenta anche grazie al presidio territoriale delle due Delegazioni attive nei Territori di Crema e Gussola. Questa scelta comporta un aumento di servizi rivolti al volontariato e non solo, ma anche qualche distinguo verso la Cooperazione sociale e le APS, oltre al sostegno di Enti privati (come Cassa Padana e Fondazione Comunitaria,) con cui si condividono iniziative a favore del volontariato.

Certo, la strada da fare è ancora lunga e difficoltosa. Oggi ancora più di ieri va consolidata la cultura del “fare insieme”, va incoraggiato il superamento dell’autoreferenzialità a favore di un ruolo politico forte e d’insieme: del Volontariato e del terzo Settore.

Vedo il Cisvol come il luogo in cui si incrociano buone prassi, idee innovative. E’ il luogo della valorizzazione delle nostre azioni volontarie, quelle importanti e fondamentali. E’ il luogo della richiesta più qualificata, della formazione  come Educazione Continua più prossima e di stimolo ai cambiamenti.

Dal punto di vista economico vedo, o meglio, ipotizzo un CSV che non sia totalmente dipendente dai fondi messi a disposizione dalle fondazioni, sempre in diminuzione, ma che attraverso il radicamento e il  riconoscimento autorevole possa trovare sostegno economico nel territorio in cui è al servizio.

Un altro aspetto in discussione con i Comitati di Gestione è il la possibilità di  erogare servizi qualificati e di competenza ad altre Organizzazioni, senza però entrare in competizione o in concorrenza con il mercato, e senza usare fondi destinati al volontariato.

Pensando a questa esperienza triennale – vissuta rincorrendo cambiamenti e riposizionamenti, con momenti decisamente faticosi in termini di decisioni, di impegno (talvolta sacrificando la mia presenza in famiglia) – ho vissuto la mia Presidenza al Cisvol come un momento di crescita personale insieme a chi, con me, si è speso per fra crescere la funzione di servizio gratuito,  libero da condizionamenti e coinvolgente.  Coinvolgente perché fatto insieme.  Credo di avere quindi il dovere di ringraziare tutte le persone che hanno collaborato con me, perché – proprio come me – hanno creduto e credono in un miglioramento continuo. Questo pone oggi il Cisvol in una posizione territoriale, oserei dire, privilegiata sia per competenza tecnica,  che servizio, che relazionale.

Cremona, 9 novembre 2013

Giorgio Reali

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