Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 16.05

Riparte la filiera del gambling: online e retail uniti per un rinnovo del settore

Usciti dall’epoca pandemica, è ora di rinnovare l’economia del gioco pubblico, spingendo verso la digitalizzazione e promuovendo il retail attraverso policy multicanale

| Scritto da Redazione
Riparte la filiera del gambling: online e retail uniti per un rinnovo del settore

La filiera del gambling riparte alla grande. È questo quanto emerge dai dati del 2022 divulgati in occasione della 35ma edizione di Enada, la mostra Internazionale degli apparecchi da intrattenimento e da gioco che si sta tenendo a Rimini in questi giorni.

Il parametro di riferimento in questo caso è la spesa degli italiani - costituito dalla raccolta epurata dalle vincite - che ha raggiunto quasi i 20 miliardi di euro. Effettuando il paragone anno su anno, si tratta di un incremento del 28% (15,4 miliardi di euro) rispetto al 2021. Ma il miglioramento emerge soprattutto in riferimento ai dati pre-pandemici, che sono la vera e propria cartina al tornasole per paragoni obiettivi. E rispetto al 2019 la crescita è di oltre il 2%: una piccola percentuale che raccoglie al suo interno grandi speranze per un settore che sta lottando da ormai tre anni per il ritorno alla normalità.

Come tutti ben sappiamo, per quasi un biennio le nostre abitudini quotidiane sono state completamente stravolte, e la filiera del gioco d’azzardo è stata particolarmente colpita dalle misure restrittive imposte per il contenimento del contagio. Le sale retail sono infatti fra gli esercizi che hanno subìto le chiusure più prolungate in assoluto, con un’inevitabile risonanza negativa sulle piccole e medie imprese, spesso a gestione familiare, che operano nel settore.

Se, dunque, da un lato occorre ringraziare la trasformazione dei principali casino online italiani per gli importanti incassi prodotti nel biennio 2020-2021, poiché hanno salvato l’intera economia del gioco pubblico, dall’altra sembra arrivato il momento di guardare in avanti all’insegna di una vera e propria ripartenza.

Con il progressivo allontanamento della minaccia pandemica, milioni di attività stanno infatti riprendendo la propria strada, pur gravate da pesanti strascichi di non facile gestione e da nuovi problemi emergenti. Fra queste, ci sono anche le realtà fisiche del gioco pubblico, che stanno riguadagnando il proprio spazio nel settore, riportando equilibrio nella ripartizione fra online e retail, anche attraverso le politiche aziendali omnichannel in cui diversi operatori e concessionari hanno investito.

Come dicevamo, nel periodo più buio sono state le piattaforme di gioco legale online a compensare l’offerta venuta a mancare nel canale fisico, soluzione che ha effettivamente permesso una continuità di incassi alle aziende e anche allo Stato, per la porzione di gettito erariale. A emergenza conclusa, però, non si può certamente ignorare l’importanza che le piccole imprese del retail rivestono, non solo per l’economia di settore e - in generale - per l’economia italiana, ma soprattutto per il ruolo centrale a livello sociale.

I gestori sono veri e propri pilastri portanti del gioco d’azzardo, in quanto garantiscono presidi di legalità sul territorio, offrono assistenza al giocatore, assicurano supporto e monitoraggio delle attività e delle sessioni di gioco. La loro conoscenza del territorio e del mercato li rende un punto di riferimento imprescindibile per l’offerta di gioco terrestre, ma anche per l’evoluzione del comparto stesso anche in relazione alle nuove tecnologie e allo sviluppo digitale.

Come sottolinea questo articolo, il comparto del gambling si è sempre dimostrato più che pronto e flessibile nei confronti dei cambiamenti richiesti dalla naturale - o forzata, come nel caso della pandemia - evoluzione delle cose. Nell’arco di due anni la filiera del gioco ha saputo rimodulare la propria offerta e accogliere la migrazione da fisico a virtuale tramite il modello omnichannel, seguendo le necessità degli utenti e dando vita a un cambio di abitudini e modalità di gioco sempre più diretto verso la digitalizzazione.

Non c’è quindi dubbio che l’economia del gambling saprà rispondere per le righe anche alle nuove esigenze dettate dalla domanda e dalle nuove tendenze, spingendo sulla digitalizzazione e trasformando il retail donandogli una nuova veste.

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