Sabato, 27 aprile 2024 - ore 14.29

Ripresa economica, Ance e Confindustria insieme per il rilancio dell’edilizia

«Guardiamo verso l’innovazione, la ricerca e la sostenibilità»

| Scritto da Redazione
Ripresa economica, Ance e Confindustria insieme per il rilancio dell’edilizia

Meno spreco di energia, meno tasse e più innovazione: sono questi gli obiettivi del pacchetto di proposte presentate ieri da Ance e Confindustria nel corso di una conferenza stampa congiunta che si è tenuta a Roma alla presenza dei Presidenti Claudio De Albertis e Giorgio Squinzi. «Abbiamo elaborato una serie di proposte da consegnare al Governo in vista della legge di stabilità insieme all’ Ance perché riteniamo che la filiera delle costruzioni sia fondamentale per la ripartenza», ha sottolineato Squinzi in apertura, lasciando a De Albertis il compito di illustrare nel dettaglio i contenuti di un documento congiunto elaborato dalle Associazioni. «Abbiamo deciso di fare questo percorso insieme perché mai come ora il sistema industriale è unito e deciso a fare la sua parte per delineare una nuova politica industriale che guardi verso l’innovazione, la ricerca e la sostenibilità»: secondo De Albertis, «dobbiamo incentivare un processo di sostituzione di tutti quegli edifici che, costruiti prima degli anni Settanta, sono obsoleti ed energivori». Di qui la proposta di detassare l’acquisto di case ad alta efficienza energetica, di estendere al 2016 il bonus del 65% per la riqualificazione energetica e introdurre un’imposta di registro fissa per chi rottama un vecchio edificio. «La ripresa è dietro l’angolo e noi vediamo con ottimismo alle prossime sfide del mercato perché le imprese che ce l’hanno fatta sono ben attrezzate e sono consapevoli della necessità di promuovere un processo di industrializzazione dei propri prodotti che, allo stesso modo di quanto avviene in altri settori industriali, hanno una data di produzione e una di scadenza, con costi di esercizio e di gestione ben precisi», aggiunge De Albertis. «Ma perché il settore riparta ci vuole una scintilla che queste proposte, che ci auguriamo il Governo inserisca nella legge di stabilità, potrebbero innescare».

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