Sabato, 05 ottobre 2024 - ore 12.42

Sbarra (sg Cils) Ecco l’Agenda Cisl per il nuovo Governo.

“Rilanciare crescita e sviluppo, piu’ investimenti, riforme in un clima di concertazione e partecipazione”

| Scritto da Redazione
Sbarra (sg Cils)  Ecco l’Agenda Cisl per il nuovo Governo.

Sbarra Ecco l’Agenda Cisl per il nuovo Governo.

“Rilanciare crescita e sviluppo, piu’ investimenti, riforme in un clima di concertazione e partecipazione”

“Un programma in 12 punti “per rilanciare lavoro e coesione, investimenti e produttività, inclusione e politiche sociali, contrattazione e partecipazione”. Si intitola Ripartire insieme, l’Agenda Cisl per il nuovo Governo la piattaforma presentata oggi alla stampa dal leader della confederazione di via Po, Luigi Sbarra. “Una road map che consegniamo a chi sarà chiamato a guidare il Paese dopo il 25 settembre, nella consapevolezza che per realizzare innovazioni stabili ed eque bisogna lavorare in un clima di concertazione e corresponsabilità sociale”.

Nell’illustrarne i contenuti, Sbarra ha posto l’accento sulle emergenze in cui versa il Paese. “L’escalation dei prezzi mette a rischio oltre un milione di posti di lavoro in tutti i settori. Un incendio che va spento con misure d’urgenza”. In Europa, afferma Sbarra, “dobbiamo conquistare un price-cap, realizzare un nuovo Recovery che punti alla sovranità energetica continentale, rifinanziare il Fondo Sure e applicare una minimum tax alle multinazionali”.

Sul piano nazionale serve subito un nuovo decreto “che assicuri sostegni a imprese e famiglie, lavoratori e pensionati   e metta in campo una nuova cassa integrazione scontata per le aziende che non licenziano. integrazione al reddito delle persone, un tetto sociale al costo dell’elettricità, l’azzeramento Iva sugli acquisti di beni di largo consumo per le fasce deboli. Vanno accelerati gli investimenti sulle infrastrutture energetiche a partire da rigassificatori, termovalizzatori, maggiore estrazione di gas, combustibili verdi , rinnovabili” .  E il tema delle risorse “non può diventare un alibi: si alzi ulteriormente il prelievo sugli extra profitti, si redistribuisca l’extra gettito IVA, si reinvestano risorse allocati su decreti inattuati e si valuti, ove necessario, anche uno scostamento. Quello che non mettiamo oggi sulla coesione, rischiamo di pagarlo domani moltiplicato per tre in termini di spesa asistenziale”.

Leggi tutto clicca qui

 

821 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online