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Se a Cremona non ci sono uomini per salvare Cremona il PD è autoreferenziale | G.C.Storti

| Scritto da Redazione
Se a Cremona non ci sono uomini per salvare Cremona il PD è autoreferenziale | G.C.Storti

Se a Cremona non ci sono uomini per salvare Cremona il PD è autoreferenziale | G.C.Storti
Suvvia. Meno autosufficienza e più iniziativa caro Titta.
Nei giorni scorsi il segretario del PD di Cremona, Titta Magnoli, in una riunione della direzione provinciale del suo partito ha sviluppato un ragionamento, così si legge sulla stampa e sul sito del PD, che a mio avviso rischia di ritorcersi come un boomerang verso lo stesso PD.
Ecco uno stralcio delle sue affermazioni: " Cremona e la sua classe dirigente non hanno gli uomini  per salvarla. Sono inadeguati ad affrontare la sfida. E lo dico senza pietismo e finzioni. Sarebbe comodo autoassolverci, tanto siamo tutti sulla stessa barca. Credo che il territorio vada, in tutte le sue articolazioni sociali, messo sotto accusa, una accusa critica e costruttiva. Credo che la nostra classe dirigente sia inadeguata, non tanto nelle singole intelligenze , ma per l'incapacità di orgoglio e reazione. Se l'Italia è bloccata , Cremona e la sua provincia sono ancor più costrette in vecchie logiche. Se l' Italia è un Paese bolso  appesantito, Cremona gioca a pallanuoto con il cappotto e la sciarpa. Cremona non ha più dignità di territorio indipendente e autonomo, non ha il minimo sindacale (ferrovie,  viabilità, orari neppure per essere un decoroso e crepuscolare satellite di Milano, sta perdendo   le sue aziende, non ha neppure la freschezza di un luogo agreste dove ritirarsi,. Tengono i  servizi sociali, ma per quanto? Della cultura non parlo, questa sconosciuta".
Quanto al PD " noi non governiamo e possiamo essere soltanto un pungolo. Resteremo così  nell'attesa di tornare a governare, con qualche responsabilità in più e qualche alibi in meno". 
Ma.!! Il PD  di Magnoli  pare che si sia  seduto sul bordo del fiume in attesa che passi il “ cadavere”, non rendendosi conto che un’onda di piena potrebbe spazzare via anche lui.

Se Cremona, come del resto il Paese, dopo ventanni di Berlusconismo , è opaca, fiacca e guidata da una classe dirigente non all’altezza ( ma non dimentichiamo che gli attuali Salini e Perri non sono stati  imposti dall’alto ma hanno vinto in libere elezioni battendo i candidati del centrosinistra)  al partito di opposizione , a cui spetta, secondo la regola anglosassone dell’alternanza, costruire l’alternativa non può stare fermo…si deve muovere su questo terreno pur paludoso.

Affermare, in assoluto che a Cremona, non vi siamo le forze che possono “ far rinascere Cremona” mi sembra un’affermazione assolutistica  assolutamente non condivisibile..

Ma il PD che fa? Si sta interrogando sulle possibili soluzioni alternative alle attuali? Ma davvero pensa che non vi siano uomini alternativi a Perri e Salini?
Le alternative ci sono sempre basta aprire le finestre, uscite dall’orto, e come una cane da tartufo trovare la soluzione migliore. Forse le risorse ci sono ancora all’interno del PD.

Ed il programma? Chi ci sta lavorando?  In quale modo si coinvolge la società? Le associazioni? Gli elettori?
Questi atteggiamenti  di attesa non aiutano, anzi deprimono ulteriormente il quadro generale.
E se si vincesse a  Crema fra tre mesi? Anche la Bonaldi dovrebbe essere considerata  fra quelle persone che non sono in grado di salvare Cremona?
Suvvia. Meno autosufficienza e più iniziativa caro Titta.

Gian Carlo Storti
Cremona 5 febbraio 2012

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