Le dichiarazioni dell’assessore Provinciale Matteo Soccini rilasciate alla Stampa, circa la denuncia di SEL sulla cava di Ca’ delle Mosche , dove dichiara di essere totalmente contrario alla sua realizzazione, ci fanno estremamente piacere . Gradiremmo però, che con tanta sincerità si pronunciasse anche l’intera Giunta Provinciale , non solo la parte politica a cui fa riferimento l’assessore Soccini ed in particolare gradiremmo che l’assessore Soccini coinvolgesse tutti i gruppi presenti in consiglio Provinciale, affinché si voti una mozione che, annulli le intenzioni della Regione Lombardia di cui sappiamo bene essere intenzioni per nulla suffragate da seri studi affermanti la realizzazione per esigenze straordinarie connesse a opere pubbliche o a fattori di natura economica (art 38 l.r.N° 14 del 1998). Solo così potremo credere veramente alle parole dell’assessore al quale potremmo unirci con il territorio ed il Comune e di Crema per difendere un bene comune.
Non spetta a noi difendere la passata Giunta Provinciale (SEL non aveva rappresentanza) .
L’assessore Soccini rimarcando la responsabilità di chi sedeva in Giunta all’ora vuole forse riferirsi ad Anna Rozza oggi nel direttivo di SEL?
Soccini ricorda male e soprattutto mette in mostra una lunga coda di paglia.
Ricordo che la cava in oggetto fu inserita solamente in fase di apertura della revisione del piano cave Provinciale dalla Giunta Torchio , e portato avanti dalla nuova Giunta Salini, con condivisibili riduzione di escavazioni. Revisione alla quale SEL (e con noi l’ex assessore Rozza ), ha fatto pervenire alla Provincia diverse osservazioni chiedendo tra queste di respingere totalmente la prevista cava di Ca’ delle Mosche, cosa che è avvenuta.
Coda di paglia - poiché ricordo che, La lettera della Regione Lombardia dove si apre il procedimento per l’apertura di una nuova cava alla cascina Galvagnino risale all’ 8 luglio scorso quasi 60 giorni fa. Visto e considerato che sono previsti 90 giorni di tempo per opporsi a tale richiesta ( poi vale il silenzio assenso) , si aspetta ancora una volta che sia SEL ad accorgersi che la cava fatta uscire dalla porta ora la si fa rientrare dalla finestra.
Ora ,dopo le dichiarazioni di commento ci aspettiamo dalla Giunta Provinciale e dal Comune di Crema azioni concrete, annunciando sin d’ora che SEL partirà con una raccolta di firme in città a Crema per fermare questa assurda , pericolosa ed inutile cava.
Chissà se l’assessore Provinciale e Comunale Soccini sarà con noi?
Cordiali Saluti
Crema 1 settembre 2011
Alvaro Dellera
Coordinatore del circolo di SEL
Crema e cremasco