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Si è chiusa oggi dopo 3 giorni la quarte edizione di BioEnergy Italy

| Scritto da Redazione
Si è chiusa oggi dopo 3 giorni la quarte edizione di BioEnergy Italy

Si è chiusa oggi dopo 3 giorni la quarte edizione di BioEnergy Italy, che si è confermata come un importante punto di riferimento fieristico europeo per il settore delle rinnovabili.

BioEnergy Italy: il settore delle rinnovabili è in rapida evoluzione, e gli imprenditori sono alla ricerca di nuove strade per sviluppare il loro business.

•La IV edizione di BioEnergy Italy, il punto di riferimento fieristico in Italia per il settore delle fonti rinnovabili di energia, ha messo sul piatto molte prospettive interessanti: dal biometano alle bioraffinerie, passando per le nuove figure professionali e i nuovi modelli di business della "chimica verde".

•Imprenditori agricoli sempre protagonisti, ma le soluzioni per l'industria alimentare e le amministrazioni comunali e provinciali sono sempre più diffuse.

•Sempre più forte l'interesse dall'estero per il modello italiano; a Cremona delegazioni di operatori da tutto il mondo: Russia, Ucraina, Danimarca, Serbia, Bulgaria, Croazia, Giappone, Finlandia, Germania, Francia, per citarne alcuni.

Cremona, 7 marzo 2013 - A BioEnergy Italy si è visto un settore in piena evoluzione: in un momento di grande cambiamento e nuove regole, le nuove tecnologie vengono incontro alle imprese che vogliono sfruttare uno scenario internazionale dinamico e ricco di opportunità.

La Manifestazione si è infatti confermata come un punto di riferimento europeo e uno strumento commerciale di grande efficacia: a Cremona si sono visti esclusivamente operatori professionali altamente qualificati e soprattutto con una forte domanda di informazioni per sviluppare nuovo business.

I numerosi appuntamenti in programma tra workshop e seminari tecnico-scientifici sono stati tutti molto frequentati, con particolare riferimento a quelli che hanno proposto temi assolutamente innovativi e freschi.

"Quest'anno a BioEnergy Italy abbiamo parlato molto di biometano, bioraffinerie e chimica verde - ha dichiarato Antonio Piva, presidente di CremonaFiere. Sono settori in cui il comparto agricolo può giocare un ruolo da grande protagonista, ma da cui anche l'industria alimentare e le amministrazioni territoriali possono trarre grandi benefici. La trasformazione degli scarti agroindustriali in energia e in nuovi sottoprodotti è sempre più strategica al fine di ampliare il raggio d'azione delle imprese e dello sviluppo di nuovo business."

E l'esempio nazionale è sempre più interessante anche per le imprese estere: a Cremona si sono viste delegazioni di operatori professionali da tutto il mondo arrivati per scoprire non solo le novità tecnologiche, ma soprattutto il modello italiano in questo settore.

"BioEnergy Italy è la dimostrazione che quando una Manifestazione è pensata e realizzata per rispondere concretamente ad esigenze professionali specifiche, si raggiungono buoni risultati: i nostri espositori ci hanno confermato che anche quest'anno hanno fatto buoni affari direttamente in Fiera e hanno incontrato gli interlocutori giusti (questa edizione ha registrato 6.203 operatori professionali). Questo è il nostro obiettivo: essere uno strumento di marketing collettivo per contribuire a promuovere l'intero settore delle fonti rinnovabili di energia."

E dopo questi tre giorni dedicati alle bioenergie, per l'organizzazione di CremonaFiere è tempo dello sprint finale verso gli Stati Uniti, in cui il mese prossimo si aprirà la seconda edizione di Mondomusica New York (10-12 aprile).

Fonte : http://www.cremonafiere.it/

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